Roma, 22 settembre 2014 – “Apprendiamo con dispiacere e preoccupazione della decisione del Maestro Riccardo Muti di rinunciare a dirigere le due opere in cartellone per la prossima stagione del Teatro dell’Opera. Il maestro, con il suo contributo, ha dato in questi anni prestigio a livello nazionale e internazionale al Teatro. Auspichiamo quindi un suo ripensamento“. Parlano così Alberto Manzini, segretario generale della Slc Cgil di Roma e del Lazio e Nadia Stefanelli, segretaria della Slc Cgil di Roma e del Lazio.
“Più che un semplice ringraziamento – continuano – ci saremmo aspettati da parte del presidente del Teatro nonché sindaco di Roma Capitale e da parte del sovrintendente Fuortes provvedimenti idonei a garantire la permanenza del Maestro Muti in questa prestigiosa istituzione, soprattutto per continuare la politica di investimento culturale intrapresa, come è stato fatto da altre fondazioni in Italia in casi analoghi. Il risultato di eccellenza, conseguito in questi anni, è stato minacciato dalle continue dichiarazioni dequalificanti da parte dell’attuale governance e seguite da comportamenti destrutturanti la capacità produttiva del Teatro. Quanto alle recentissime dichiarazioni del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo – concludono – sarebbe bene che Franceschini si domandasse se anche quest’ultimo episodio non sia la conseguenza di una scelta politica volta allo smantellamento della lirica in Italia“.