Roma, 26 settembre 2014 – Dai 400 ai 600 euro. Così la conferenza delle regioni ha fissato il prezzo minimo e il prezzo massimo sul ticket fecondazione eterologa. Unica eccezione in tal senso sarà la Lombardia, che ha optato per una la prestazione totalmente a pagamento, sia che si parli di strutture private, sia che si parli di strutture pubbliche. Un margine interpretativo che il presidente della Conferenza, Chiamparino, ha definito necessario almeno fino a quando il governo non inserirà l’eterologa nei Lea – i livelli essenziali di assistenza – eliminando quindi la discrezionalità in tal senso.
Dalla parte del malato – Il presidente, dunque, lascia intendere che è importante essere dalla parte dei cittadini in relazione anche, ma soprattutto, all’assistenza sanitaria, secondo quando previsto dal Tribunale dei diritti del malato per la fecondazione assistita una volta inserita nel Lea. Il tutto in un’ottica di semplificazione dei costi e di una legge quadro nazionale. Precisiamo che in alcuni casi la fecondazione eterologa costa fino a 4500 euro per una coppia che, avendo difficoltà nella procreazione, dovrebbe spendere per usufruire della fecondazione assistita. Che sia eterologa, oppure omologa.