Roma 29 settembre 2014 – Aria di rottura tra Campidoglio e Comunità ebraica per quanto riguarda la costruzione del Museo della Shoah. Oggi alle 15.30 è prevista una tavola rotonda tra il presidente della Fondazione Roma Museo, Leone Paserman, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, accompagnato dall’assessore ai lavori pubblici Paolo Masini e Riccardo Pacifici, in qualità di numero uno della comunità ebraica e di rappresentante dei Figli della Shoah.
L’incontro si spera possa essere risolutivo anche se lo stesso Pacifici sembra essere pronto a presentarsi con una lettera di dimissioni per abbandonare il cda della Fondazione e l’assemblea dei soci fondatori.
Nei mesi scorsi sono stati numerosi gli incontri tra Masini e Pacifici per trovare altre soluzioni più veloci rispetto Villa Torlonia, paventando l’ipotesi di spostamento del museo verso l’Eur nonostante il Comune abbia già speso 15 milioni di euro con tanto di progetto dell’architetto Luca Zevi.
Unita sull’ipotesi Eur è la Comunità ebraica, sotto sollecitazione dei reduci della Shoah in vita bramosi di vedere il Museo aperto il prima possibile “in una sede congrua e con spese congrue nel rispetto dei sacrifici che questo Paese sta portando avanti“. Questo il pensiero di Pacifici che, insistendo sulle dimissioni qualora dalla riunione di oggi non esca nulla di concreto, si dimostra amareggiato per non aver avuto ancora un incontro diretto con il sindaco Marino.