Roma, 2 ottobre 2014 – Il cantante Massimo Di Cataldo non ha provocato l’aborto della sua ex compagna Elvira Tamburelli, che attraverso facebook lo aveva accusato di averla picchiata fino a perdere il loro bambino. Lo ha deciso il gip del tribunale di Roma. Accolte quindi le richieste del pm Eugenio Albamonte, Diverso invece il discorso sulle accuse di maltrattamento, ancora oggetto di indagine da parte degli organi competenti.
Il commento – “Sono molto sollevato dall’archiviazione di questa indagine” ha riferito l’accusato. “E’ stato appurato che io non ho responsabilità sull’accaduto. Ma non dimentico che si tratta comunque di una vita interrotta e ricordarlo mi fa ancora male. Per quanto riguarda il resto, continuo a essere fiducioso in quanto la mia coscienza è pulita”.
Di Cataldo non è un mostro – “Questo provvedimento” ha spiegato Daniele Bocciolini, avvocato del cantante “è la prova che il mio assistito, il quale ha sempre proclamato la propria innocenza, ha detto la verità. In questo Paese deve finire una volta per tutte l’insana abitudine di sbattere il ‘mostro’ in prima pagina, senza un minimo di riscontro”.