Roma, 4 ottobre 2014 – Una partita che vale tanto, ma non una stagione. Tutto pronto per Juventus-Roma, ma Rudi Garcia non vuole caricarla di troppi significati. “Il bello della gara di domani è che abbiamo sfidato i campioni di Russia e Inghilterra, domani sfidiamo i campioni d’Italia e poi quelli di Germania. Questo è fantastico. Spero di giocare ogni settimana così. Dopodichè sul campo faremo di tutto per giocare con fiducia e ambizione. Giocheremo come abbiamo fatto martedì, con ambizione e per mettere in difficoltà la Juve. Ci sono tre punti da guadagnare. Non si decide il campionato dopo questa gara, anche se vinciamo noi non sarà chiuso, sarebbe un mancare di rispetto alle altre. Sul piano psicologico può essere interessante, lo vedremo dopo la partita e avremo le risposte dopo la sosta. Quello che voglio io è finire bene questa serie di sette partite, la voglio terminare nel migliore dei modi. Abbiamo fatto bene fino adesso, ma la serie finirà alle 20 di domenica, faremo di tutto per ottenere un risultato positivo“.
Poi il tecnico passa ad analizzare gli avversari: “Differenze tra Conte e Allegri? Il modulo è lo stesso. Poi ci sono differenze che mi tengo per me. Ci sono forze e debolezze, come in tutte le squadre. Dovremo sfruttare questo. Penso che la loro posizione tattica è più alta dell’anno scorso senza palla, si possono aprire spazi interessanti per noi. È l’unica cosa che vi concedo“. Lo scorso anno un 3-0 amaro, ma Garcia non vuole pensarci: “E’ una nuova stagione, con una nuova rosa. Arriva alla sesta giornata questo incontro in casa della Juventus, non bisogna tornare al passato, non possiamo cambiarlo. La verità di ieri non è la verità di oggi, anche i giocatori che non possono giocare vorrebbero farlo. Una sfida di alto livello la vogliono giocare. La conseguenza del bel gioco è il risultato positivo. Non cambieremo il nostro atteggiamento. Non vuol dire che essere brutti non porta risultati. Bisognerà essere intelligenti sul campo“.
Ma sulla sua Roma è sicuro: “Abbiamo un atteggiamento di squadra che ci deve portare a giocare ogni gara al 100%, non solo per vincere questa partita ma per mostrare che ognuno dei giocatori è al servizio della squadra. Ne abbiamo avuto risposta nelle ultime partite. Vuol dire che siamo in grado di superare momenti difficili, come l’abbiamo superato dopo il terzo minuto dell’ultima gara. Non è facile mantenere questo atteggiamento, la stagione è lunga e mi aspetto sempre questo atteggiamento“.
Guai poi a dire a Garcia di aver già ridotto il gap con la Juve: “Abbiamo gli stessi punti dopo 5 partite, anche se vincere 5 partite in fila non è poco. Abbiamo fatto in modo di ridurre lo scarto, ma la risposta ci sarà a fine campionato. È ovvio che loro siano favoriti, non cambio idea, anche solo per buon senso. Quando una squadra non vende nessuno, prende almeno tre giocatori di qualità e vince tre scudetti è favorita. Questo non vuol dire che non saremo in grado di dire la nostra, poi vedremo quello che succede. Con una squadra a 18 punti o due a 16 cambierà poco, sarebbe meglio essere noi davanti“.
Tra gli osservati speciali Tevez: “E’ il più decisivo, ma una squadra completa e di qualità non è una squadra imbattibile. Nessuna squadra può vincere tutte le partite di una stagione. Sono concentrato sulla mia squadra, con le nostre forze abbiamo mostrato che il livello resta sempre buono, mi fido dei miei giocatori su questa partita“.
Poi Garcia prova a spiegare la questione Castan, ancora fermo ai box, stavolta non per l’otite ma per problemi intestinali: “E’ a casa da due giorni per un virus gastro-intestinale. Un contrattempo sul suo recupero, ma per fortuna abbiamo 15 giorni non solo per lui ma anche per gli altri, non faccio la lista che sennò arriviamo a domani (ride, ndr). Credo che tutti daranno recuperati per la gara con il Chievo“.