Fermata la banda di borseggiatori minorenni che aveva preso di mira un gruppo di turisti giapponesi. Gli agenti di polizia hanno seguito i loro spostamenti e le loro azioni intuendo che avessero un intento criminale. Grazie all’intensificazione dei servizi antiborseggio nell’area archeologica dei Fori Imperiali, ieri mattina gli agenti di polizia del commissariato Trevi Campo Marzio si sono appostati nella zona e hanno controllato l’afflusso dei visitatori. Così hanno potuto notare, nel primo pomeriggio, 3 ragazze ed un ragazzo, tutti minorenni, i quali seguivano con insistenza un gruppo di turisti giapponesi. Dopo aver notato la banda di borseggiatori minorenni, gli agenti hanno iniziato a studiare il loro modo di agire. Così, li hanno osservati per un po’ di tempo e hanno seguito le loro mosse. Dalle osservazioni è emerso che due delle ragazze avevano il compito di seguire da vicino il gruppo di turisti, aspettando che si distraessero, mentre gli altri due avevano il compito di controllare che non ci fossero pericoli, come appunto la presenza delle forze dell’ordine. Gli agenti di polizia sono però riusciti a passare inosservati e ad avvicinarsi tanto da notare che una delle due ragazze pedinatrici aveva infilato la mano nella borsa di una turista mentre gli altri cercavano di distrarla. Immediatamente sono intervenuti gli agenti che hanno bloccato la banda di borseggiatori minorenni sventando il furto. Successivamente sono iniziati gli accertamenti per identificare i giovani. Due di loro, dagli esami effettuati presso una struttura ospedaliera, sono risultati non imputabili e quindi affidati ai genitori. Invece due delle ragazze, rispettivamente di 15 e 16 anni e abitanti nell’area di Castel Romano, sono state arrestate per rispondere di furto con destrezza. Sono state inoltre associate presso un centro di giustizia minorile. La denuncia è scattata anche per i genitori, accusati di abbandono di minori.
10 ottobre 2014