Cristian Brocchi ha dato l’addio al calcio due anni fa e attualmente allena la Primavera del Milan. Ma un pezzo di cuore è sempre della Lazio ed è lui stesso a dirlo, rivelando di voler tornare a far parte del mondo biancoceleste in futuro: “Il Milan è la mia famiglia, ma lo è anche la Lazio, lì ho lasciato un pezzo del mio cuore. Devo crescere come allenatore ma sono ambizioso e il mio desiderio è allenare la Lazio”.
Domenica la sfida tra Fiorentina e Lazio, due squadre in cui ha giocato: “Sono due squadre che si assomigliano molto, con due allenatori molto bravi che sanno lavorare con i giocatori e sanno esattamente dove vogliono arrivare. Hanno dato un’identità di gioco e si vede chiaramente. Per me le due squadre possono tranquillamente lottare per un posto in Champions e non sono affatto matto. Juve e Roma hanno qualcosa in più, ma subito dietro ci sono Napoli, Fiorentina, Lazio e Milan a giocarsi il terzo posto”.
Brocchi ha fiducia nei confronti della Lazio: “Ai miei ex compagni non manca nulla per fare bene. Ho ancora negli occhi la Lazio di Genova, bellissima. Se sai giocare così puoi andare molto lontano e Pioli da questo punto di vista è stato bravissimo, sta spingendo su un certo tipo di mentalità. Parolo è stato un ottimo innesto e anche Djordjevic, peccato per Gentiletti, si vede che è un leader e gran giocatore, ma i difensori non mancano, c’è Stefan (Radu, ndr) che conosco bene e lui può fare il centrale e chi sostiene che non lo vuole fare, dice una stupidaggine. Per me la Lazio è stata costruita bene, si deve migliorare ancora qualcosina sul campo, ma la strada intrapresa è perfetta. Keita? È un ragazzo d’oro, talento straordinario, sarà un grande, ma il posto bisogna sudarselo durante la settimana, nessuno te lo regala”.
Infine Brocchi ha risposto a una domanda su Mauri, ogni anno dato ai margini del progetto, salvo poi rivelarsi sempre una pedina importante: “Ogni anno è così e io ne so qualcosa, Stefano ha qualità e carisma, alla fine la spunta sempre”.
15 ottobre 2014
