“L’accordo del 9 settembre 2013 che ha ridefinito le obbligazioni del contraente generale – società Metro C – limitandole alla sola esecuzione dei lavori, ha prorogato i termini per l’ennesima volta e, soprattutto, ha anche previsto il pagamento di ulteriori 90 milioni di Euro per le richieste di Metro C, secondo il M5S di Roma potrebbe far ravvisare un potenziale danno erariale“. A lanciare l’allarme è il gruppo capitolino del Movimento 5 stelle.
“È infatti questo terzo accordo stipulato autonomamente da Roma Metropolitane con Metro C, senza l’assenso preventivo degli enti cofinanziatori, l’atto incriminato definito ‘atto attuativo della Delibera CIPE n. 127 dell’11 settembre 2012 e conseguente adeguamento del contratto del 12 ottobre 2006’. Infatti fu l’assessore pro tempore al bilancio a rilevare nel novembre 2013 come spetti a Metro C in qualità di Contraente generale assumersi per intero obblighi di realizzazione dell’opera finale con i relativi oneri e rischi complessivi. Al contrario l’accordo transattivo del 9 settembre 2013 ha alterato questo rapporto riversando sul committente pubblico – Roma Metropolitane – buona parte dell’alea della realizzazione dell’opera. Inoltre, adottato al di fuori della procedura di bonario accordo va oltre quelle che sono le prestazioni canonizzate negli atti precedenti aggiungendo ulteriori 90 milioni di Euro a favore di Metro C che non trovano alcuna corrispondenza, appunto, negli atti precedenti“.
E il M5S si chiede: “Perché nel luglio 2013 Improta assessore pro tempore alla mobilità e Trasporti affida nuovamente a Roma Metropolitane la valutazione dell’ipotesi transattiva che poi porterà all’accordo del 9 settembre 2013? È solo una delle tante domande che si pongono i consiglieri del M5S Roma che hanno investito la Procura chiamata a verificare che in relazione all’accordo del 9.9.2013 sia o meno prefigurabile a carico dei vertici della società Roma Metropolitane, del sindaco Marino, dell’assessore Improta, dell’avvocatura, qualsivoglia responsabilità amministrative e/o per danno erariale“.
16 ottobre 2014