La giunta capitolina approva il regolamento degli orti urbani, che ora dovrà passare per l’assemblea. “Sono circa 150 le realtà su Roma – spiega l’assessore all’Ambiente Estella Marino – con una forte presenza nelle aree non centrali. Le cose salienti sono il comodato d’uso gratuito all’associazione che si costituisce per poter gestire l’orto; l’assegnazione dei singoli lotti, di massimo 60 metri quadri ciascuno, da parte dell’associazione con determinati criteri -spiega l’assessore- La durata è di sei anni rinnovabili. Inoltre, c’è una scheda per regolarizzare i lotti esistenti e quella per richieder l’avvio di un nuovo orto. La funzione degli orti è sociale, quindi la commercializzazione dei loro frutti è vietata, come gli Ogm”.
“Abbiamo approvato, finalmente dopo un anno di lavoro, il regolamento degli orti urbani, una realtà esistente ma che andava regolamentata. Una realtà consolidare e conosciuta che oggi conta circa 150 realtà su Roma con una forte presenza nelle aree non centrali. Alle associazioni che ne faranno richiesta sarà data un’area, di massimo 60 mq, in comodato d’uso gratuito alle associazioni. Il regolamento ora dovrà poi passare in assemblea capitolina”.
L’affidamento dell’area sarà di sei anni, rinnovabili per altri sei con una nuova richiesta, non sarà previsto alcun canone per gli affidatari dell’area, sarà vietata la commercializzazione dei prodotti, che non potranno essere Ogm. L’amministrazione ogni due anni si occuperà di controllare i terreni e le acque. “Gli orti urbani sono importanti per due motivi: il recupero di aree abbandonate e per la loro funzione sociale, che ne ha fatto punti di aggregazione”, ha concluso l’assessore.
“L’approvazione del regolamento che disciplina gli orti urbani e giardini condivisi è una vittoria della comunità degli ortisti romani – dice Gianluca Peciola di Sel – A meno di un anno dalla conferenza stampa con cui le associazioni hanno consegnato all’amministrazione capitolina le linee guida per la gestione degli orti urbani e comunitari viene portato a compimento un ampio percorso partecipato. Sono oltre 150 le realtà di orti urbani e giardini condivisi che finalmente escono dall’illegalità e vengono riconosciuti come luoghi di aggregazione e di comunità. Rivolgo un ringraziamento, in particolare, all’assessore Estella Marino per l’impegno profuso nell’aver raccolto le sollecitazioni delle associazioni e della società civile e le indicazioni contenute nella proposta di regolamento che come Gruppo Sel le avevamo consegnato. Il regolamento, oltre a prevedere il comodato d’uso gratuito per gli orti urbani, bandisce l’uso di coltivazioni Ogm e di pesticidi. L’amministrazione capitolina dimostra così una forte discontinuità con il passato in tema di riconversione ecologia e di consumo sostenibile della terra che rappresenta un inestimabile patrimonio per le generazioni future. Ulteriori interventi migliorativi saranno discussi in sede di Commissione Ambiente e in Aula Giulio Cesare“.
17 ottobre 2014