“Il presidente di Roma Metropolitane Paolo Omodeo Salè dovrebbe avere chiaro, visto il ruolo che ricopre, che non sarà il Comune ma tutti i cittadini romani a dover pagare i 90 milioni di euro dell’atto attuativo stipulato tra la società che guida e il consorzio Metro C. Spiace constatare come questo presidente di fresca nomina non abbia compreso la portata del danno prodotto dall’atto che il 9 settembre 2013 ha impegnato Roma Metropolitane a sborsare così tanti soldi nei confronti del consorzio e, peggio ancora, a far partire dei contatori, sempre nei confronti di Metro C, per la manutenzione ordinaria, straordinaria e la pulizia delle stazioni che a oggi ammontano perlomeno a 30 milioni di euro“. Lo dichiara, in una nota, il consigliere FI della Regione Lazio, Antonello Aurigemma. “Siamo convinti che grazie alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, che stanno indagando proprio su queste carte – aggiunge Aurigemma – sarà possibile fare luce su un atto che ad oggi obbliga verso il general contractor una società di proprietà del Comune di Roma per il 100%. Forse il presidente Omodeo Salè le sue domande avrebbe fatto meglio a rivolgerle a Guido Improta o all’avvocato Sciaudone che, come riportato dalla stampa, sarebbe stato nominato dall’assessore capitolino per redigere questo atto. Atto, lo ricordiamo, da sempre sostenuto dallo stesso Improta“.
Prolungamento fino Ottaviano – “Sia l’assessore Improta sia il presidente Omodeo – riferisce il presidente della commissione Maurizio Pollastro – hanno rappresentato l’esigenza di proseguire il tracciato della metro C fino ad Ottaviano, con una rivisitazione della vecchia progettazione“. Secondo Policastro “la riunione della commissione è andata molto bene. Il presidente Paolo Omodeo Salè ha fatto un ampia illustrazione della situazione che ha trovato e di come si sta muovendo. Sia l’assessore Improta che il presidente Omodeo hanno rappresentato l’esigenza di proseguire il tracciato della metro C fino ad Ottaviano, con una rivisitazione della vecchia progettazione. Le fermate, dopo Colosseo, a quel punto sarebbero: piazza Venezia, San Pietro e Ottaviano. Ma per i dettagli ci siamo aggiorniamo alla prossima riunione“
22 ottobre 2014