La seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione della Fao, che si è aperta nella Capitale questa mattina, ha approvato per acclamazione la Dichiarazione di Roma per la nutrizione e il relativo Quadro di azione. Presente anche il sindaco di Roma Ignazio Marino, così come il Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, il Direttore Generale della FAO, Josè Graziano Da Silva e al Direttore Generale della World Health Organization, Margaret Chan.
“Innalzare il profilo della nutrizione all’interno di strategie, politiche, piani d’azione e programmi nazionali pertinenti, nonchè adattare di conseguenza le risorse nazionali“, si legge nel Documento finale della seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione. Ma c’è anche l’invito a “rafforzare i sistemi alimentari sostenibili sviluppando politiche pubbliche coerenti, dalla produzione al consumo e in tutti i settori pertinenti al fine di garantire, per tutto l’anno, un accesso ad alimenti in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali e di promuovere diete sane e variate“.
“Ho fatto un discorso di accoglienza agli oltre mille delegati che sono giunti qui a Roma per l’importante Rome Declaration on Nutrition – dice Marino – perché è un orgoglio straordinario per Roma ospitare oltre mille specialisti da tutte le parti del mondo che concluderanno i loro lavori con una dichiarazione che auspichiamo tutti avrà un impatto planetario sul problema della malnutrizione e della fame nel pianeta. Io ho iniziato il mio discorso citando le parole del comandante Fidel Castro pronunciate, proprio qui, in questa sede, nel 1996, quando con un tono molto severo disse: ‘El hambre, inseparable companera de los pobres’. Fidel Castro parlò di 35 mila persone che morivano allora per la fame. Oggi le statistiche non sono molto migliorate: parliamo di 805 milioni di persone nel pianeta che sono a rischio di morire per problemi di nutrizione, cioè una su nove. Credo che il lavoro di questo giorni e anche il messaggio che avremo domani da Sua Sanità Papa Francesco debbano essere non solo un monito ma un programma importante per l’Italia, per l’Europa e per tutto il pianeta“.
19 novembre 2014