Se le cose non cambieranno, entro i prossimi due anni le discariche italiane saranno colme, non ci sarà più spazio per i rifiuti. La situazione non è delle migliori, a descriverla è il rapporto di presentato oggi da WAS, che riunisce tante realtà come Ama, Federambiente, Conai, Comieco, e tante altre.
La situazioni più critiche sono state rivelate nel Lazio, Sicilia, Calabria, Puglia e Liguria.
Criticità discariche – Alessandro Marangoni, responsabile del Rapporto WAS e amministratore delegato di Althesys, spiega che nonostante la raccolta differenziata abbia segnato un aumento del + 4,6 %, in questi ultimi tre anni, non è ancora abbastanza, anzi, siamo ancora lontani dall’obiettivo prefissato con l’Unione Europea.
I rifiuti che terminano in discarica sono troppi, la media nazionale parla di un 37 %, ma ci sono luoghi in cui si toccano picchi del 90 %, un carico che le discariche non possono sostenere, con questo ritmo la durata della vita di molte discariche si esaurirà entro i prossimi due anni.
Obiettivi – Le regioni che versano in situazioni più critiche, citate all’inizio, sono anche quelle con meno impianti di termovalorizzatori, inoltre i livelli della raccolta differenziata sono insufficenti. A differenza di Lombardia e Emilia Romagna, che risultano essere le regioni più virtuose sul profilo rifiuti, merito anche di sistemi di raccolta differenziata funzionali e ben organizzati.
L’obiettivo ideale sarebbe la discarica-zero, ma intanto bisogna raggiungere il 50 % di rifiuti reciclati nel 2020, e ridurre i rifiuti alimentari al 30 % entro il 2025.
19 novembre 2014