Civitavecchia, sventato ieri, 11 dicembre, un suicidio nel reparto Osservazione del Nuovo Carcere Penitenziario del Comune Portuale. Un detenuto albanese di 30 anni aveva fatto il cappio a una corda e tentando di impiccarsi nella sua cella, ma i poliziotti penitenziari sono intervenuti tempestivamente. A renderlo noto è il segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (Sappe), Donato Capace: “Per fortuna l’insano gesto, un tentativo di impiccamento, non è stato consumato per il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari, ma l’ennesimo evento critico accaduto in un carcere italiano è sintomatico di quali e quanti disagi caratterizzano la quotidianità penitenziaria“.
Donato Capece esprime ai poliziotti che hanno salvato la vita al detenuto il suo “apprezzamento” con l’auspicio che vena loro concessa una “ricompensa ministeriale“. Il sindacalista, inoltre, sottolinea che “negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 17mila tentati suicidi ed impedito che quasi 125mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze: molti i casi avvenuti anche al Nuovo Complesso Penitenziario di Civitavecchia”.
Capace infine ha voluto lanciare un allarme: “La situazione nelle carceri resta allarmante. Altro che emergenza superata. Per fortuna delle Istituzioni, gli uomini della Polizia Penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio in carcere con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici. Ma devono assumersi provvedimenti concreti: non si può lasciare solamente al sacrificio e alla professionalità delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria la gestione quotidiana delle costanti criticità delle carceri laziali e del Paese tutto“.
12 dicembre 2014