“Ha ragione Marino a dire che il commissariamento è rischioso e non sta parlando della sua storia personale ma del rischio di darla vinta a coloro che hanno assalito questa città“. A dirlo il presidente della Regione Puglia e di Sel, Nichi Vendola, durante l’iniziativa “Affari, criminalità, corruzione. Cambiamo tutto” al Teatro Ambra Jovinelli. “Se fossi Marino – ha aggiunto – continuerei a stare dove sto per senso del dovere, sapendo che la sfida è diventata 10mila volte più complicata, e che il livello culturale, politico, organizzativo e di efficienza del suo governo deve aver davanti a sé l’intero mappamondo che chiede cosa è diventata la Capitale“. E al sindaco che gli è accanto dice: “Hai il dovere morale di volare e fare riprendere a questa città il sogno di una grande capitale cosmopolita e non come una città ridotta o una suburra, un luogo degradato di affaristi, ladri e fascisti. Devi restituire a Roma la sua immagine di città dell’innovazione della cultura della solidarietà, è un compito gravoso“.
“Voglio bene e difendo questo marziano di Ignazio Marino perché ha il coraggio di metterci la faccia e discutere – continua Vendola – Il suo pregio è di essere antropologicamente estraneo alla visione della politica come scambio, mercimonio e melma. Da subito Marino è stato percepito da Buzzi come un ingombro all’espansione straordinaria dell’affarismo di cui la sua cooperativa era capace, tanto è vero che, come emerge dall’inchiesta, hanno cominciato l’assedio e l’aggiramento. L’assedio a Marino, con Tor Sapienza e la vicenda della Panda rossa, con la costruzione di un senso comune incarognito nei confronti di chi aveva appena preso sulle proprie spalle l’eredità pesantissima di una banda di gangster che ha governato Roma per cinque anni. Questo dobbiamo dirlo. Dobbiamo ancora spiegare cos’è l’indagine su Parentopoli che assomiglia alla costruzione degli eserciti di ‘ndrangheta. Per me quando assumi 2.500 persone in una municipalizzata, magari reclutandoli dai bacini dei vari clan per accontentare il trust criminale, si tratta di un’operazione di occupazione del territorio che è pericolosissima“.
13 dicembre 2014