L’Ama torna al centro dell’attenzione per via dello scandalo del 2012, quello che riguarda i gatti torturati e uccisi nell’impianto Ama2 di Rocca Cencia. La vicenda era quasi finita nel dimenticatoio a causa della Cupola romana, ma a dicembre il gip Giacomo Ebner ha fatto sì che si arrivasse a una svolta, l’imputazione coatta per Loreto Pecce, un caporeparto dell’impianto di Rocca Cencia, dove ci si occupa del trattamento rifiuti.
Tutto è iniziato quando un operaio 26enne, Cristian Castaldi, ha denunciato quanto ha potuto vedere sul posto di lavoro: un collega 50enne dopo aver visto quattro gatti appena nati ne ha preso uno e lo ha scaraventato a terra con violenza e uccidendolo. In seguito, dopo aver cercato di fermare il l’uomo più grande, ha affermato di essere stato minacciato. Da quel momento tutto è peggiorato e il giovane è stato picchiato per aver cercato di difendere i cuccioli. Non è servito neanche avvisare il capoturno ed è per questo che poi, dopo aver perso il lavoro (che poi ha riavuto), ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. Inizialmente il pm ha richiesto l’archiviazione del caso, ma grazie all’opposizione dell’avvocato Francesco Desideri i giudice ha deciso di contestare ben tre reati a Loreto Pecce: minacce, lesioni e maltrattamento di animali.
Non c’è pace per l’impianto Ama di Rocca Cencia, che nel 2012 è finita sotto la lente d’ingrandimento anche a causa di vari video in cui si vedeva uno addetto sniffare cocaina e altri due prendere del rame grazie all’uso di un frullino.
3 gennaio 2015
Ama Rocca Cencia: accusato caporeparto per vicenda gatti uccisi | ITMTelevision
3 Gennaio 2015 @ 23:52
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