Facciamo un passo indietro rispetto alla notte di Capodanno e alle presunte assenze dei vigili “fannulloni” per arrivare a capire, per cercare la corretta informazione e offrirla al cittadino. La discussione è forte, il caso è di dominio pubblico anche all’estero. I vigili si difendono “gli irresponsabili non siamo noi”. Diamo alcuni numeri, cerchiamo di approfondire.
Partiamo su ciò che è legittimo fare da parte del Comando e ciò che è legittimo fare da parte dei sindacati. L’autorità in questo caso è quello del Sindaco Ignazio Marino, del Comando, del premier Matteo Renzi, la protesta è quella dei sindacati che hanno deciso, praticamente tutte le sigle sindacali unite, di chiedere l’astensione dagli straordinari di Capodanno. Ricordiamo che gli “stra-ordinari” sono appunto fuori dall’ordinario, non obbligatori, ma il dipendente che vi rinuncia perde anche centinaia di euro di uno stipendio già magro e decurtato.
Roma nella notte di Capodanno non ha mai avuto problemi di “assenteismo” da parte dei vigili, gli agenti di Polizia Locale, per i maggiori impegni a cui sono demandati, soprattutto di Polizia Giudiziaria. L’amministrazione, non ritenendo di avere numeri sufficienti per impiegare addetti la notte di Capodanno, anche perché attualmente l’organico è ridotto ai minimi con una carenza di circa 3mila unità per una Capitale che ha il doppio dell’estensione territoriale di New York e circa tre milioni di abitanti, ha deciso di impiegare il personale di straordinario in modo da garantirsi massima flessibilità oraria, numeri sufficienti agli eventi programmati in tutta la città e ore lavorate pro capite superiore a quelle di un servizio ordinario. Da circa un anno c’è un contenzioso tra sindacati ed amministrazione in merito al salario accessorio, ovvero quella parte di salario normalmente concordato tra le parti per supplire ai mancati rinnovi del contratto nazionale. La sintesi del salario accessorio si può ridurre in un esempio. ad oggi un vigile urbano percepisce il 100% dello stipendio per il normale servizio mattina/pomeriggio. Le notti sono pagate extra e chi deve fare gli straordinari arrotonda con turni al centro e raggiunge il 120% dello stipendio. Dal 1 gennaio se vuole ricevere il 100% dello stipendio bisogna fare l’ordinario, lo straordinario e le notti senza alcun incentivo. L’attuale amministrazione ha deciso legittimamente di voler rivedere il contratto decentrato dei dipendenti capitolini, confrontando i rilievi del Mef-Ministero Economia e Finanze,nel quale in un paio di righe si citano gli stipendi dei dipendenti, e nel restante corposo documento di centinaia di pagine vengono criticati i soldi stanziati per altri sperperi di cui una parte ora è al vaglio degli inquirenti per il caso Mafia Capitale. A tale proposito, è necessaria una parentesi sulla legge anticorruzione Cantone. La estrema sintesi dell’anti corruzione implica la rotazione del corpo. I vigili sono propensi a ruotare la mansione, ma non sono disposti ad essere trasferiti in massa in altre zone di Roma (oltretutto conservando la stessa mansione). La legge di Cantone dice che la persona deve esser fatta ruotare nella mansione ma il Comando ha disposto i trasferimenti fisici con cambio di sede di lavoro, da Montesacro a Ostia, per fare un esempio, oppure da Boccea a Cinecittà, dall’Aurelia alla Casilina , per citare alcuni tipi di allontanamenti.
Ad agosto 2014 l’amministrazione, dopo solo pochi giorni di trattativa vera, fa saltare il tavolo ed impone un atto unilaterale. I sindacati, invece, denunciano che non sono stati tagliati i veri sprechi rilevati dal MEF. Inizia una lunga vertenza: legittima la decisione del muro contro muro da parte dell’amministrazione, come legittima è la dura presa di posizione dei sindacati che porta ad una decisione: chiedere ai dipendenti di non aderire agli straordinari per un mese intero, dicembre, compreso Natale e Capodanno. Quindi l’amministrazione sapeva da almeno una settimana che non ci sarebbe mai stato un numero sufficiente di agenti in servizio la notte di Capodanno mentre moltissimi, la stragrande maggioranza, erano in ferie concesse dal Comando fin da settembre, ma alla fine dei festeggiamenti viene dichiarata una cifra di oltre l’80% di vigili “assenteisti”, come se tutti i vigili di Roma fossero improvvisamente impazziti. La realtà ora sta riequilibrando la giusta verità e le proporzioni. L’amministrazione, che confidava negli straordinari come negli anni passati, si è ritrovata del tutto impreparata all’evento. D’urgenza viene attivata la reperibilità che si usa per eventi eccezionali, per esempio per la neve a Roma, per particolari episodi o eventi improvvisi e importanti. Il Capodanno cade nella stessa data tutti gli anni. La sera del 31, all’ora del cenone, inizia la chiamata in reperibilità, si scopre che negli elenchi al Comando ancora ci sono nomi di persone in pensione, decedute e, addirittura, sospese dal servizio. Dopo questa lunga serata, e la successiva impopolarità di cui la categoria è oggetto da sempre, si scopre che ben 44 persone su circa 1000 non rispondono alla presenza senza apparente giustificazione: circa il 4,4% del personale e non oltre l’80% come divulgato. Ormai, a questo punto, il Premier e la Madia alzano i toni, la discussione si accende, lo scontro diventa durissimo, il caso è sui giornali di tutta Europa, si arriva ad un linciaggio mediatico contro i vigili di Roma ed il pubblico impiego in generale, categorie da sempre poco amate; ora tutti a gran voce chiedono pene severissime, licenziamento libero per tutti e Job Act. Il lettore, il cittadino, tragga le proprie opinioni e conclusioni.
4 gennaio 2015
5 Gennaio 2015 @ 16:33
Purtroppo in un Italia già in rovina c’è chi deve comunque mangiare e non si ferma davanti a niente …guardare la vicenda di fuori è una cosa. ..vista dall’interno e un’altra. ..solo perché la gente non sa cosa c’è dentro e quali sono le vere situazioni. ..gli amministratori fanno sapere solo quello che vogliono per parrarsi il. ….. e purtroppo c’è chi ci crede a occhi chiusi. ..e accusa critica e punta il dito solo per seguire la massa e sentirsi parte di quella massa che invidia e crede a certe dicerie. …cominciamo a guardare la trave nel nostro occhio e non la spina di chi ci abbiamo davanti non dico che non ci sono i fannulloni ma non si può fare di tutta l’erba un fascio. Aprite gli occhi e attivate il cervello. ..