Incendio doloso a Roma. Nella notte, un attentato incendiario nella nella sede romana del Pd, nell’ ufficio politico di Mirko Coratti, l’ex presidente dell’Assemblea capitolina indagato nell’inchiesta su Mafia Capitale. La deflagrazione ha danneggiato il locale, distrutto la serranda esterna e infranto i vetri di alcuni appartamenti vicini e di un bar, nessun ferito segnalato. L’esplosione si è verificata intorno alle 3 del mattino nella sede di via della Bufalotta. Numerose le reazioni dal PD. ” da molto tempo segnalavamo di togliere la targa con la scritta Ufficio politico Coratti, avevamo sentore di pericolo e temevamo che dopo tutto lo scandalo ci potessero essere ritorsioni”, spiegano alcuni iscritti al Pd radunatosi sul luogo dell’attentato. I consiglieri municipali, nelle voci di Fabio Dionisi e Francesca Leoncini ribadiscono che ” il locale non è un circolo del Partito Democratico bensì l’ufficio politico di Mirko Coratti” . “È rimasto aperto fino alla settimana scorsa solo di mattina, per accogliere le richieste dei cittadini – spiega Dionisi – grazie ad alcuni volontari “. Resta il gesto “inquietante”, una sorta di “avvertimento” che desta preoccupazione e semina insicurezza in tutto il quartiere, tra gli abitanti, secondo i consiglieri del III Municipio. L’ipotesi Al momento si ipotizza che i responsabili dell’attentato abbiano versato all’interno della sede del liquido infiammabile forzando una finestra posteriore e che l’esplosione sia stata generata dai vapori. Il boato è stato fortissimo ed è stato avvertito anche in altre strade del quartiere, tanto che la gente parla di una vera e propria bomba. Residenti e commercianti ipotizzano infatti l’uso di quest’ultima : “È stata una bomba. Si sente puzza di polvere pirica e l’esplosione è stata troppo violenta. I responsabili hanno lanciato l’ordigno dalla finestra posteriore del bagno. La parete del ripostiglio è completamente lesionata dalla deflagrazione – spiega il titolare di un bar – spero che al più presto venga rimessa a posto“. Mirco Coratti in persona, secondo quanto riferito dai commercianti, sarebbe andato questa mattina stessa a controllare cosa fosse successo. “Ci ha riferito che non sa darsi una spiegazione dell’accaduto”, dicono gli esercenti , “speriamo solo che al più presto si provveda a riparare i danni e che non ci siano ulteriori situazioni di pericolo per tutti noi“.
4 gennaio 2015