Un lungo saluto per uno dei più grandi. E’ cominciato presto questa mattina l’addio a Pino Daniele a Roma al santuario della Madonna del Divino Amore. Già alle 7 migliaia di fan, sfidando il freddo, si sono ritrovati davanti all’ingresso della chiesa, ma solo 1800 persone hanno potuto fare ingresso poi all’interno, come richiesto dai familiari. “Mai nessuno grande come te. L’anima di Napoli. Che Dio ti abbia in gloria” solo uno dei tanti striscioni esposti nel piazzale antistante il santuario. Ad esporlo Francesco, pensionato di Ostia, che è voluto essere presente per salutare per l’ultima volta il suo idolo “Pino è il più grande non c’è nessun altro dopo di lui”. “Ci ho messo una notte e un giorno, scegliendo le parole giuste – spiega – . Pino Daniele è stato l’Artista con la A maiuscola, perché ha raccolto gli umori e le sensazioni del popolo napoletano e le ha diffuse tutto il mondo, raccontando che ‘Napul’è una carta sporca e nisciun’ se n’importà”. Ma ci sono anche tanti napoletani, che nel pomeriggio si sposteranno proprio nel capoluogo partenopeo per assistere alla seconda cerimonia. Ma volevano essere anche qui, perché Pino Daniele è stato parte della loro vita, una colonna sonora dei momenti belli ma anche di quelli più duri, il simbolo del riscatto di una città intera, di una vitalità esplosiva, ma più semplicemente un amico. E per essere qui hanno anche preso un giorno di ferie, perché per lui è “doveroso”: “L’ho seguito durante tutta la carriera e ho partecipato a molti suoi concerti – dice invece Francesco – Per me è il minimo essere qui, per tutto quello che ha rappresentato nella mia vita”.
“Grande Pino, grazie“, questo l’urlo all’arrivo del feretro del cantante, partito intorno alle 10.30 dal Sant’Eugenio. Tanti gli amici e colleghi del musicista ad arrivare nella Capitale, come Nino D’Angelo, James Senese, Tony Esposito, Lina Sastri, Enzo Gragnaniello, Antonello Venditti, Renato Zero, Jovanotti, Irene Grandi e molti altri. “Quello che ha lasciato rimarrà per sempre; ha scritto cose eccezionali; ha cambiato una generazione. Oggi per me è un giorno particolare, compio 70 anni e questo compleanno me lo ricorderò per tutta la vita: La sensazione che ho provato per la sua morte à stata orrenda, non me l’aspettavo come non se l’aspettava nessuno. Era una parte di me, di lui mi mancherà tutto”, dice James Senese a noi giornalisti davanti al Santuario. Commosso come tutti anche Tony Esposito, che dice: “La musica di Pino ci sarà sempre, non mancherà mai, ma quello che ci mancherà è la sua amicizia”.
Padre Renzo Campatella, amico del musicista, lo ha ricordato così nella sua omelia : “Oggi qui ci sono tante persone strette intorno ai familiari, ma da domani saranno soli. Mi raccomando, state uniti – ha detto poi rivolto ai familiari – E’ il più bel regalo che potete fare a Pino, altrimenti avrà fallito come padre e come uomo”. Un appello alll’importanza della famiglia ma anche una dura reprimenda a giornalisti e artisti e “cosiddetti Vip”.
Diversi poi gli interventi di amici e familiari, prima dell’abbraccio di nuovo con i fan al termine della funzione all’esterno del Santuario, dove sono risuonate le note dei suoi successi, cantati da migliaia di persone con le lacrime agli occhi ma con il cuore gonfio di gioia e orgoglio. Perché Pino Daniele è stato un simbolo per tutti e neanche la sua prematura scomparsa potrà cancellarlo dalla testa e dalle anime di molti, di tutti.
Ma intanto la vicenda della morte del cantante purtroppo non finisce qui: la procura di Roma infatti ha aperto contro ignoti un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo. Il procuratore aggiunto Filippo Laviani e il pm Marcello Monteleone hanno anche disposto che la salma sia sottoposta ad autopsia non appena si saranno conclusi i due funerali dell’artista. Tra i punti sui quali la Procura vuole vederci chiaro soprattutto il trasferimento di Pino Daniele, già in crisi cardiaca, da Magliano a Roma per essere affidato alle cure del suo medico curante.
7 gennaio 2015