Avevano il controllo del commercio dei fiori intorno al cimitero di Prima Porta i tre esponenti della ‘ndrangheta arrestati dalla polizia. In capo a componenti del clan la squadra mobile ha scoperto una grossa attività inerente a una società di commercio all’ingrosso di fiori, destinati al campo santo di Roma nord. Da qui prende spunto il nome dell’operazione ‘Fiore calabro.
Avrebbero intestato attività commerciali e beni a prestanomi per sfuggire al sequestro preventivo i tre esponenti di spicco della ‘ndrangheta arrestati dalla polizia a Roma. Si tratta di Placido Antonio Scriva, Domenico Morabito e Domenico Antonio Mollica, attualmente ricercato. Sono tutti pluripregiudicati per associazione a delinquere di stampo mafioso, porto d’armi abusivo, omicidio e sequestro di persona. Sono ora ritenuti responsabili del reato di intestazione fittizia di beni aggravata dal metodo mafioso. I tre vivevano a Roma da circa trent’anni ed abitavano a Rignano Flaminio, a nord della Capitale.
9 gennaio 2015