Sono stati resi noti i motivi che hanno spinto l’ingegnere sloveno di 48 anni a lanciare il falso allarme bomba all’aeroporto di Fiumicino due giorni fa, martedì 13 gennaio 2015. L’uomo doveva prendere il volo della compagnia austriaca Niki diretto a Vienna e, come ricostruito dalla Polizia di Frontiera, non era stato accettato a bordo dal comandante.
L’aereo è comunque partito stamattina senza cinque passeggeri. Il responsabile si è giustificato col fatto di aver chiesto a due passeggeri di nazionalità italiana di indossare un contapassi, ma in realtà i vicini di poltrona hanno affermato di averlo ascoltato parlare in inglese di una bomba. La Procura di Civitavecchia ha aperto un’indagine a tal proposito. Dopo mezz’ora di chiusura dello scalo al traffico aereo, i voli sono ripresi regolarmente.
15 gennaio 2015