Alberto Sordi lo aveva immaginato nel 1980 nel suo film “Io e Caterina”: ora la figura del robot da compagnia sta prendendo sempre più piede, come confermato all’Ansa da Giorgio Metta, direttore della iClub Facility dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Secondo Metta saranno necessari altri diciotto mesi prima di lanciare il progetto degli automi che vivranno insieme a noi in casa. Le tecnologie oggetto dello studio sono a basso costo. Di che robot si tratta nello specifico?
L’aspetto sarà tranquillo e rassicurante, con una testa e delle braccia in grado di far muovere il robot in maniera autonoma e di svolgere operazioni semplici, come ad esempio raccogliere degli oggetti. Inoltre, potranno essere sfruttati anche per le comunicazioni, una sorta di smartphone di grandi dimensioni. La produzione su larga scala ci sarà in una fase successiva, cioè dopo aver analizzato con attenzione i risultati del progetto dell’istituto genovese.
L’obiettivo principale è quello di proporre costi accessibili a più tasche, visto che l’automa sarà piuttosto sofisticato e quindi dal valore economico elevato. Il costo attuale si aggira attorno ai 250mila euro, ma Metta è convinto si possa scendere fino a 10mila. Ecco perché la scelta dei materiali sarà fondamentale: non più metallo, ma plastica, oltre a componenti da produrre in serie.
18 gennaio 2015