Un successo di applausi e di pubblico: non era scontato che il “Werther” allestito al Teatro dell’Opera di Roma ottenesse un risultato così importante, visto che si sta parlando di un titolo che non è poi così frequente nei cartelloni italiani. L’allestimento dell’Opera di Francoforte e la scelta di un cast vocale decisamente all’altezza hanno garantito l’accoglienza trionfale (la replica vista è quella di domenica 25 gennaio 2015). Il dramma lirico di Jules Massenet, come si intuisce dal nome, è tratto dal celebre romanzo di Goethe “I dolori del giovane Werther” e rappresenta un’importante tappa del romanticismo lirico.
La storia è presto detta: il giovane Werther è innamorato di Charlotte, ma quest’ultima ha promesso alla madre morente di sposare un altro uomo, Albert. Dopo essere stato rifiutato si spara la sera di Natale, ma nelle ultime ore viene assistito da Charlotte che gli confessa il suo amore. Nel cast ha primeggiato Francesco Meli, tenore sempre a proprio agio sul palcoscenico del Teatro Costanzi, un Werther appassionato e dal timbro caldo.
Molto applaudita anche Veronica Simeoni, mezzosoprano romano che ha interpretato una Charlotte commovente e malinconica. Interessante, poi, l’interpretazione di Ekaterina Sadovnikova, soprano russo che ha dato freschezza e vivacità al ruolo di Sophie, la sorella minore di Charlotte. Molto sicuro e preciso anche Jesús López-Cobos, direttore d’orchestra spagnolo. Un’unica scena a fare da sfondo, una piccola stanza dalle pareti azzurrine, la rappresentazione del micro-cosmo di Charlotte.
26 gennaio 2015