Tutto pronto per la votazione sull’istituzione del registro delle unioni civili. Dopo la bagarre di ieri in Aula, la polemica politica però non finisce. “Marino è stato eletto per fare amministrare Roma non per occuparsi di tematiche sulle quali non ha la competenza“, dice Gianni Sammarco, Deputato e Coordinatore di Roma del Ncd. “Sono mesi che per le Unioni civili infrange la legge, si fa beffe del Prefetto e del Ministro degli Interni, costringe l’Assemblea Capitolina a perdere tempo prezioso con il risultato che la montagna ha partorito il topolino di una delibera priva di alcun valore. Se avesse profuso tutte queste energie al servizio della sua città, forse sarebbe stato un amministratore più efficace“.
“Non voterò a favore dell’istituzione del registro delle unioni civili anche perché è stata persa una grande occasione, quella di offrire alle cittadine e ai cittadini romani, soprattutto quelli meno tutelati, un efficace strumento che avrebbe garantito una reale libertà di scelta e nuove possibilità di stipulare un patto di convivenza quale soluzione privatistica a cui chiunque avrebbe potuto liberamente ricorrere per pianificare consapevolmente la propria sfera personale di interessi“, commenta invece Daniela Tiburzi, Presidente Commissione Elette Roma-Capitale. “Gli emendamenti che ho presentato si ispiravano alla normativa tedesca e al Registro delle convivenze, un’ottima sintesi che esaudisce le richieste delle coppie che si sentono discriminate dalla mancanza di un riconoscimento formale del loro rapporto. Emendamenti che, purtroppo, non sono stati opportunamente presentati all’Assemblea capitolina a causa di una vera e propria censura da parte della stessa maggioranza. Impedire ad una consigliera del Pd, peraltro Presidente della Commissione delle elette e delle pari opportunità, di intervenire in aula vuol dire umiliare una rappresentanza istituzionale, nonché politica. Mi auguro che su temi come questi venga aperta una riflessione all’interno del Partito Democratico affinché la linea politica sia il meno possibile ondivaga e frammentata. In nome della trasparenza, dell’unità del partito e, soprattutto, per il bene della città“.
Positivo invece il commento del capogruppo di Centro Democratico in Campidoglio Massimo Caprari: “L’adozione odierna della delibera che istituisce il registro delle Unioni Civili a Roma ha visto il voto favorevole di Centro Democratico. Siamo favorevoli all’allargamento dei diritti. Al matrimonio e alla convivenza si affianca anche il nuovo istituto dell’Unione Civile come istanza fortemente richiesta dalla società civile. Ne potranno usufruire tutti i cittadini al di là del loro orientamento sessuale“. Mentre Roberto Cantiani capogruppo NCD in Assemblea Capitolina accusa: “Il tema delle Unioni civili, degno sicuramente di rispetto e attenzione, non meritava la becera strumentalizzazione di Marino che ha costretto a un super lavoro l’Assemblea Capitolina, con tanto di strozzamento del dibattito e decadenza di massa dei documenti presentati dall’opposizione, per produrre una Delibera assolutamente priva di qualsiasi valore. Il Sindaco ha fatto passare anche il messaggio, pericolosissimo, che esista una legge a macchia di leopardo e che fosse applicabile arbitrariamente dai comuni. Tutto questo mentre nessuno si sta occupando di Roma. Non riesco a comprendere cosa ci sia da festeggiare oggi“.
28 gennaio 2015
