Le multe col telelaser hanno fatto tribolare non pochi automobilisti: si tratta del dispositivo che rileva la velocità delle macchine tramite impulsi infrarossi. La Corte di Cassazione aveva già stabilito la nullità delle sanzioni in caso di due diversi orari nello “scontrino” e nel verbale, ora invece si è pronunciata in maniera più controversa. In effetti, la multa è valida anche se il telelaser non è in grado di provare l’infrazione con una fotografia o lo stesso scontrino.
Secondo quanto stabilito dai giudici di piazza Cavour lo scorso 30 gennaio, è sufficiente che gli strumenti siano omologati per essere considerati una prova. Questo vuol dire che non si deve contestare ai vigili o al prefetto che il dispositivo elettronico non ha rilasciato alcun documento fotografico: il telelaser può essere privo della ripresa dell’immagine sul display e anche della riproduzione meccanica dei dati tramite scontrino.
4 febbraio 2015