Al termine di Udinese – Lazio mister Pioli è intervenuto nella consueta conferenza stampa post partita e ha analizzato i 90 minuti dei suoi giocatori: Felipe Anderson deve ritrovare il ritmo, Candreva è sempre fondamentale e un periodo di flessione può capitare, ma nel complesso l’allenatore della Lazio è soddisfatto della prestazione. Di seguito le domande poste dai giornalisti e le risposte di Pioli:
Lazio è ripartita…
Questa vittoria sta nella determinazione e nella volontà di superare questo momento. Avevo avuto già dei segnali importanti in settimana, poi sul campo i miei ragazzi hanno dato tutto. Partita di personalità contro un avversario difficile. Soddisfatto della prestazione dei miei ragazzi.
La posizione di Felipe Anderson era stata studiata?
Ai giocatori offensivi diamo sempre tanta libertà. A un certo punto avevamo capito che bisognava cambiare qualcosa e siamo riusciti a creare diverse difficoltà all’Udinese. Felipe può abbassarsi di più rispetto a Candreva che predilige attaccare la fascia esterna. Quando siamo riusciti a muover palla velocemente abbiamo creato diversi pericoli. Anche se la gestione della palla poteva essere fatta meglio.
Era l’Udinese che si aspettava?
Abbiamo tenuto bene il campo, tenendo sotto pressione il loro possesso palla. Non ci siamo mai allungati, abbiamo dei meriti nelle difficoltà che hanno avuto i nostri avversari.
Come valuta la prestazione di Candreva?
A volte si può perdere un po’ di ritmo e brillantezza stando fuori. Lo stesso sta succedendo a Felipe Anderson, devi trovare la giusta continuità, ma Antonio ha così tanta qualità che sarà sempre un giocatore fondamentale per noi. Ci può stare un momento del genere, ma sulla qualità e l’atteggiamento del ragazzo non si discute.
Non prendere gol è un segnale positivo?
I meriti vanno equamente divisi. Abbiamo svolto un ottimo lavoro dal punto di vista offensivo, i difensori sono stati agevolati. Abbiamo lavorato bene anche di fronte a giocatori come Di Natale e Thereau. Ma la compattezza della squadra è la cosa che ha fatto la differenza.
16 febbraio 2015