Lo scenario era stato ipotizzato ed era prevedibile, ora c’è però anche la certezza: la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la legge che tre anni fa aveva sanato una situazione imbarazzante di cui si era resa protagonista l’Agenzia delle Entrate. In sintesi, alcuni funzionari erano diventati dirigenti senza concorso pubblico, firmando avvisi di accertamento e cartelle esattoriali di Equitalia. Che cosa succederà ora a queste cartelle? Sono anch’esse illegittime?
Ogni atto delle Entrate deve essere firmato dal direttore dell’ufficio: altri soggetti non possono firmare, a meno che non siano provvisti di una procura, ma già in passato la Cassazione ha annullato gli avvisi firmati da persone prive dei poteri previsti dalla legge. Bisogna ora capire che effetto avrà la sentenza della Corte Costituzionale su avvisi e cartelle. Le conseguenze possibili sono importanti, ma occorre procedere con cautela.
Lo scandalo ha coinvolto più della metà dei dirigenti attuali, dunque sono a rischio più del 50% delle cartelle di Equitalia: i tempi del ricorso non sono ancora certi, chi ha fatto scadere il termine dovrebbe essere ancora in tempo per presentare istanza di annullamento, però tutti questi condizionali vanno valutati con attenzione, è presto per capire cosa accadrà nei prossimi mesi. Si parla persino di una nuova legge che possa risolvere la situazione, ma sarebbe sempre a rischio incostituzionalità. Vi aggiorneremo quanto prima sull’evoluzione del caso e sul destino dei contribuenti.
18 marzo 2015
Cartelle Equitalia e falsi dirigenti, una sanatoria potrebbe salvare il Fisco - NewsGO
18 Aprile 2015 @ 11:53
[…] “puntata” della vicenda relativa alle cartelle esattoriali firmate da dirigenti dell’Agenzia delle Entrate che non avevano alcun potere potrebbe andare in scena martedì prossimo. Il Fisco ha infatti chiesto aiuto al Governo per far […]