Sarebbero diventati undici, i medici accusati di falso in certificazione medica nell’inchiesta sui vigili assenteisti nella notte di Capodanno. I carabinieri che stanno analizzando gli oltre 634 certificati medici sospetti, stanno portando avanti gli interrogatori per gli oltre 100 medici indiziati per non avere mai visitato il paziente, per gli agenti accusati di truffa per non essersi presentarsi al lavoro usufruendo del permesso senza essere stati visitati.
Al vaglio degli investigatori, anche i dati dei tabulati telefonici dei medici per capire effettivamente se si trovassero a Roma per effettuare la visita oppure, da come emerge dalla denuncia effettuata dal comandante della polizia municipale Raffaele Clemente e consegnata ai pm Stefano Fava e Nicola Maiorano titolari dell’inchiesta, i certificati medici sarebbero stati compilati ed inviati agli agenti da località di villeggiatura, dall’Abruzzo all’Umbria passando per le Marche e la Puglia.
L’inchiesta, nata dopo l’ammutinamento dei vigili di Roma Capitale della sera di Capodanno contro la rotazione “anticorruzione” voluta dai vertici della municipale, sembrerebbe interessare anche i comandanti di gruppo, dopo che il ministero della funzione pubblica ha chiesto di sanzionarli per non aver inviato la visita fiscale agli agenti assenteisti, ma non è detto che questa accusa finisca nel fascicolo della procura perché potrebbe non essere penalmente rilevante.
di Federico Purificati
Vigili assenteisti a Capodanno, pene e sanzioni lievi per 30 agenti - NewsGO
20 Aprile 2015 @ 10:48
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