Lanciato allarme immigrazione per i nuovi arrivi: il Campidoglio vuole impiegare rifugiati come volontari per il Giubileo. Dopo i nuovi arrivi di rifugiati politici o di guerra, evidenziata nella giornata di lunedì 13 aprile attraverso una circolare emessa dal Ministero dell’Interno a tutte le prefetture italiane, si è sollecitato a prendere provvedimenti urgenti, al fine di trovare nuove strutture di accoglienza per gli immigrati anche a Roma. Gli edifici risultano essere stracolmi e servirebbero alti posti adibiti all’accoglienza. Infatti, nella Capitale è prevista una nuova ondata di rifugiati, all’incirca un altro centinaio di persone. Così, il Campidoglio vuole impiegare rifugiati come volontari per il Giubileo, in quanto abbiano la capacità di parlare numerose lingue, secondo un’idea proposta dall’Assessore ai Servizi Sociali della Giunta Marino, Francesca Danese.
Infatti, negli ultimi mesi sono state segnalate proteste da parte degli ospiti dei centri, come a Corcolle, a Tor Sapienza, a Castelnuovo di Porto sulla Tiberina e all’Infernetto. Tensioni che si posso verificare in qualsiasi momento. Nel frattempo, sono stati individuate all’incirca una dozzina di strutture disponibili per l’accoglienza, già dalle prossime settimane. Intanto, queste verranno prese in considerazione dalla Commissione istituita dalla Prefettura, al fine di analizzare le richieste di soggiorno avanzate entro la metà del mese di marzo. A tal proposito, verso la metà del mese verrà promosso il bando di gara per garantire i diversi servizi di accoglienza ai cittadini stranieri, i quali richiedono protezione a livello internazionale. Il valore dell’eventuale appalto, senza calcolare l’Iva, è di oltre 27 milioni e 300 mila euro. E’ prevista la divisione dell’appalto in sette lotti, così come sono le zone di Roma, dalla zona A alla zona H, ossia dal Centro di Roma fino a Montesacro e San Lorenzo e ancora, Frascati, Ciampino, Velletri, Pomezia ed Anzio. Per le zone dei Castelli e sul litorale romano, insieme alla zona D, ossia Gianicolense, Portuense, Bravetta e Fiumicino sono stati stabiliti importi più consistenti, superiori ai 6 milioni e mezzo di euro, al fine di assicurare strutture di accoglienza dal primo maggio fino alla fine dell’anno. Il regolamento prevede che ogni struttura potrà ospitare fino, non oltre, un massimo di 100 immigrati. Un limite valido per ogni Comune o Municipio. Dunque, lì dove si contano più di 50 mila abitanti non ci potranno essere più di due centri da 100 persone o più di quattro da 50 ospiti. Le autorità competenti, nel frattempo, tentanto di trovare anche altri diversi accordi con il Campidoglio. Sono numerosi gli edifici inutilizzati o dismessi. Al riguardo, risultano essere ancora evidenti gli effetti provocati dal caso di Mafia Capitale, che riguarda proprio il settore umanitario di Roma. La Danese spiega: “Speriamo questa volta di essere degni di un’accoglienza importante e vera“. Inoltre, viene comunicato che nei giorni successivi verrà sgomberato e chiuso un altro residence, in quanto le persone che vi abitano vivono in condizioni pietose. Quindi, per tutta questa situazione di criticità sociale: “I richiedenti asilo faranno un po’ da hostess della città, visto che parlano tante lingue“, idea accompagnata da un’altra iniziativa, sempre in vista del Giubileo. Si tratta di distribuire in modo equo, presso ogni Municipio, tutte le persone, in modo tale da evitare attriti nei singoli centri di accoglienza, nel tentativo di salvaguardare la dignità personale.
di Erika Lo Magro