Un anno di atti persecutori sempre più gravi: il triste epilogo per una donna minacciata da uno stalker si è avuto nel pomeriggio di ieri, giovedì 21 maggio 2015, quando l’uomo l’ha aggredita tra Porta Maggiore e la Circonvallazione Casilina dopo averla seguita. L’aggressore, un tunisino di 38 anni, le ha prima dato una testata in pieno volto e poi l’ha sfregiata con una lametta, procurandole ferite profonde e permanenti.
L’uomo ha anche preso a pugni il figlio minorenne della donna, dandosi poi alla fuga. Madre e figlio sono stati curati e hanno poi denunciato quanto successo alla Polizia. Non sembra nemmeno casuale l’incendio scoppiato nell’abitazione della vittima, altro episodio che ne ha messo a dura prova la serenità. Nella serata di ieri il tunisino, senza fissa dimora e clandestino, è stato arrestato dagli agenti in zona Tor Cervara e condotto in carcere.
La donna e lo stalker si erano conosciuti giusto un anno fa nella sala d’attesa di uno studio: dopo essersi scambiati il numero di telefono, l’uomo aveva cominciato a contattarla ripetutamente, chiedendole di uscire con lui e diventando sempre più aggressivo con messaggi intimidatori, minacce di morte e comportamenti violenti.