I bus Atac incendiati negli ultimi mesi hanno sollevato diverse polemiche nel confronti dell’azienda capitolina e proprio per questo Sveva Belviso, presidente di Altra Destra, ieri (giovedì 21 maggio) ha presentato un’interrogazione comunale per chiedere al Sindaco e all’assessore alla Mobilità e ai trasporti di intervenire e verificare la situazione:
“Negli ultimi mesi almeno 3 mezzi di trasporto pubblico Atac sono stati divorati dalle fiamme. Nessun ferito ma i mezzi sono andati distrutti; gli accadimenti appena descritti, appaiono come dei segnali di una situazione quanto meno esplosiva e tutt’altro che sotto controllo. Il silenzio di Atac e di Roma Capitale non è accettabile, soprattutto se gli organi di stampa riportano un interrogativo così inquietante, come quello rilasciato da un autista: ‘Serve il morto perché questa situazione venga affrontata in modo strutturale?’.
È dovere dell’azienda capitolina raccogliere e vagliare i dati legati a questi incidenti per comprenderne le cause e capire come intervenire il prima possibile, al fine di prevenirli; inoltre, sarebbe necessario anche verificare i depositi di partenza degli autobus coinvolti negli incidenti, quanto meno per capire se la provenienza, come sembrerebbe essere, è per tutti i bus dallo stesso deposito. In tal caso sarebbe interessante capire la causa, avviando un’indagine nel deposito in questione”.
Poi vengono riportati i dati dell’Atac, che possiede circa 2.300 mezzi, utilizzati per 10 anni, e che sono 1.400 vengono utilizzati quotidianamente, mentre 200 circa non completano il turno e tornano in deposito a causa di problemi tecnici o guasti. Dati che sicuramente non fanno onore e che rappresentano un problema soprattutto in vista del Giubileo.
E nell’interrogazione si presenta un’altra priorità: la sicurezza dei cittadini.
“In alcuni casi erano passeggeri degli autobus in fiamme e sono stati fatti scendere e messi in salvo; anche se l’incendio non ha determinato conseguenze gravi per i passeggeri e per i passanti, le condizioni di sicurezza e di tutela del cittadino sono state compromesse. Si è venuti meno alla sicurezza personale, collettiva e alle misure di prevenzione”.
Da qui la necessità di una risposta decisa da parte di Roma Capitale ai cittadini che chiedono più sicurezza e vogliono che l’intervento sia rapido e visibile, soprattutto perché la paura nata a causa di questi episodi potrebbe generare una tendenza distruttiva per l’Atac, il mancato utilizzo dei mezzi pubblici.
L’interrogazione firmata da Sveva Belviso pone domande precise a Sindaco e assessore alla Mobilità per sapere:
“Quali indagini, analisi e valutazioni sono state svolte riguardo gli incidenti dei bus in fiamme degli ultimi mesi e con quali esiti; quali cause li hanno determinati e se sia stata accertata una medesima origine per tutti gli incidenti; se l’Atac ha avviato un’indagine di controllo tecnico su tutti i depositi e sui mezzi ivi parcheggiati, volto a scongiurare il rischio di ulteriori incidenti e a rassicurare l’utenza e se ritengano di voler fornire ogni utile chiarimento sulla questione; come si svolge il servizio di manutenzione degli autobus e con quale frequenza; qual è la situazione del parco mezzi Atac e quali sono gli interventi in programma per un eventuale ammodernamento e/o aumento della dotazione attuale; se intendano assumere provvedimenti urgenti e quali al fine di migliorare l’erogazione del servizio; quali interventi sono in programma per il trasporto pubblico ed in che tempi saranno attuati, nell’ottica di rispondere all’esigenza di una città che si prepara ad accogliere il Giubileo del 2015″.
