In merito ai lavori sul Muro Torto sono giunte numerose segnalazioni da parte dei cittadini e dai diversi comitati, per le quali Fabrizio Santori, il Consigliere Regionale del Lazio, ha spiegato:
“Allagemento sotto la storica Porta Flaminia a piazza del Popolo per i lavori che sarebbero stati eseguiti con superficialità nei pressi di piazzale Flaminio“.
Al riguardo, si verificano allagamenti anche con piogge estive e per questo dal Muro Torto alle periferie arrivano le denunce dai residenti, per segnalare la criticità delle strade.
Nel dettaglio, riguardo i lavori sul Muro Torto, Fabrizio Santori prosegue nella sua nota:
“A Roma continua la saga dei tombini asfaltati e anche in estate, nonostante la rarità delle piogge, gli allagamenti continuano a ripetersi. Quotidianamente arrivano foto di cittadini esterrefatti di come siano eseguiti con scarsa cura e superficialità i lavori di manutenzione stradale. E’ un problema che non può restare inosservato anche alla luce di quanto sembrerebbe essere accaduto sul Muro Torto nelle scorse ore, dove lavori eseguiti maldestramente avrebbero provocato l’allagamento sotto la storica Porta Flaminia a Piazza del Popolo per i lavori che sarebbero stati eseguiti con superficialità nei pressi di piazzale Flaminio“.
Inoltre, si legge: “L’incompetenza del sindaco Marino e della sua giunta continua indisturbata a produrre danni per la città di Roma. L’asfalto, posato male, ha ricoperto i i tombini laterali, impedendo quindi il deflusso delle acque e creando un inguardabile ristagno sul Muro Torto, proprio di fronte la stazione Flaminio e fino all’ingresso di Piazza del Popolo con un grave danno di immagine anche che per la nostra città. Quello dei tombini asfaltati è ormai un’imbarazzante prassi che caratterizza anche le periferie della città, dai viali principali fino alle arterie secondarie, da Portuense a Magliana, da Ponte di Nona a Prenestino, questo modo di lavorare di alcune ditte e i carenti controlli di Roma Capitale continuano a provocare sprechi, danni di immagine e disagi. Si tratta quindi di quotidianità dei romani ma anche di tutela dell’immagine di un’Amministrazione. Basta sprechi e marchette, se i fondi sono pochi non si possono buttare in nomadi e immigrati o regalati a ditte che non fanno bene il loro lavoro e che in una città normale andrebbero adeguatamente sanzionate“, conclude così il suo discorso Santori.
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