Sarà capitato praticamente a tutti di acquistare un biglietto per un viaggio in aereo, autobus, traghetto o treno e rinunciare prima della partenza. Quali sono i diritti dei passeggeri in questo caso? Il diritto di recesso è possibile solo se l’acquisto è avvenuto telefonicamente o tramite internet oppure ancora fuori dal negozio. Per sfruttare il ripensamento occorre inviare all’azienda una raccomandata entro 14 giorni dalla data in cui si conclude il contratto. E negli altri casi? Vediamo come ci si deve comportare a seconda del tipo di biglietto, prendendo spunto dai consigli dell’associazione dei consumatori Aduc.
Biglietti aerei
La rinuncia può esserci se la partenza è impedita da cause di forza maggiore, una situazione che va dimostrata dal passeggero, ad esempio con un certificato di malattia. Bisogna rivolgersi in questo caso all’ufficio reclami della compagnia aerea oppure scrivere una raccomandata. Se dovesse essere provato l’impedimento alla partenza, allora si otterrà il rimborso, anche quando non è previsto dal tipo di biglietto acquistato.
Traghetti
Nel caso di viaggi in traghetto, il passeggero può risolvere il contratto pagando una penale pari al 25% del prezzo del biglietto se le cause della rinuncia sono a lui imputabili. Bisogna comunque informare la compagnia di navigazione prima della partenza. Quando la rinuncia non dipende dal passeggero, invece, si ha diritto al rimborso per la parte di prezzo di cui non si è beneficiato. Nell’ipotesi di una crociera, poi, si fa riferimento alle norme previste per i pacchetti viaggio.
Treni e autobus
Ogni compagnia di trasporto ha condizioni proprie per l’impossibilità di viaggio. Trenitalia, ad esempio, può rimborsare il prezzo di un biglietto comprato e che non si può più usare per qualsiasi ragione, a patto che si restituisca il biglietto originale e che si esibisca un documento. L’azienda tratterrà dal risarcimento una quota fissa. Al contrario, Italo permette di rinunciare al viaggio e di avere il rimborso con una trattenuta del 20% sul totale del prezzo, un risarcimento che non è possibile per alcune offerte e gli abbonamenti.