Gli incidenti domestici sono troppo spesso sottovalutati, invece sono più numerosi di quanto si possa pensare: tra l’altro, ne sono vittima soprattutto donne e bambini, dunque un approfondimento del problema non guasta. In particolare, come ci si deve comportare? La possibilità di risarcimento esiste, soprattutto quando si parla di casalinghe, visto che lo Stato considera la loro attività una occupazione a tutti gli effetti.
Anche gli altri membri della famiglia, però, possono presentare la richiesta. Prima di presentare la domanda bisogna comunque controllare se i pagamenti dell’assicurazione INAIL (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali ) sono regolari: la quota annuale è pari a 12,91 euro e se ci si è dimenticati di saldarla l’incidente potrebbe non essere rimborsato.
In caso di invalidità, poi, si devono presentare i documenti e le carte che la certificano: l’invalidità permanente e non inferiore al 27% è un requisito fondamentale per il risarcimento, ma l’INAIL può anche decidere di rifiutare la richiesta entro quattro mesi, ad esempio a causa di documenti insufficienti o ritenuti non veri. Se dovesse accadere una cosa del genere c’è la possibilità di presentare ricorso, i cui costi vanno valutati con la massima attenzione.