Strisce blu e ticket scaduti: una nota del Ministero dei Trasporti cercherà di fare chiarezza, in particolare saranno necessari dei regolamenti comunali
Ormai sono passati diversi mesi dalla polemica sui ticket scaduti per i parcheggi sulle strisce blu: secondo i giudici, infatti, nel Codice della Strada non esiste un articolo che punisce l’automobilista quando la macchina rimane parcheggiata sulle strisce blu anche quando il cosiddetto grattino è scaduto e non è stato rinnovato. A distanza di tempo si torna a parlare della questione e ci sono nuove regole da rispettare.
Per la precisione, come sottolineato dal sito Laleggepertutti.it, la multa sarà considerata legittima o meno dal Comune competente e in base al regolamento approvato. Bisogna seguire le indicazioni del Ministero dei Trasporti. Secondo quest’ultimo, infatti, la sanzione può essere considerata legittima se c’è un regolamento comunale sulla sosta.
Inoltre, questo regolamento deve indicare con precisione le fasce orario del pagamento del ticket, i giorni della settimana e le categorie di veicoli interessati. Questo vuol dire che se l’automobilista vuole fare ricorso (anche se la multa ammonta a 25 euro) di fronte al giudice di pace, può motivare la sua scelta con l’assenza di questo regolamento.
Il Codice della Strada parla di sanzioni in relazione alle strisce blu solamente quando la sosta è “limitata o regolamentata”. Che cosa significa? La nota del Ministero (la si può leggere cliccando su questo link) ha provato a spiegarlo proprio con le novità che abbiamo spiegato sopra, ora si spera non ci sia bisogno di altre discussioni.