Donati, segretario della mobilità della FIT CISL LAZIO, ha commentato quanto sta accadendo in Atac e le dichiarazioni degli ultimi giorni attraverso una nota:
“Siamo soddisfatti dell’approvazione delle linee guida per il nuovo contratto di servizio tra ATAC e Roma Capitale ma rimaniamo sgomenti per i fatti e le dichiarazioni che nelle ultime ore si sono succedute e che riguardano i lavoratori dell’azienda capitolina. Non ci si poteva che aspettare una reazione alle azioni unilaterali di un’azienda che troppe volte si è dimostrata incapace di gestire i processi di riorganizzazione in tempi ristretti al fine di renderla più efficiente nell’espletare il proprio ”core business”. Annullare parte della contrattazione integrativa del personale e modificare in un sol colpo la gestione della vita dei lavoratori dell’azienda Capitolina (eliminando riservate o utilizzando la disciplina interna in modo repressivo), non poteva che provocare scossoni, senza considerare poi gli sciacalli dell’ultima ora. Le dichiarazioni mediocri di generalizzazioni o colpevolizzazioni di alcune categorie di lavoratori da parte di alcuni dirigenti di ATAC o ancor peggio di alcuni esponenti di Roma Capitale – continua la nota di Donati – sono solo figlie dell’ignoranza circa le regole e le procedure del TPL, soprattutto nel settore Metroferroviario. Con l’aggravante che, così facendo, si mette in discussione la sicurezza degli operatori e si provocano gravi atti di persecuzione degli stessi, degni dei peggiori momenti della ”schiavitù”. La FIT CISL LAZIO – conclude Donati – oltre a condannare tutti gli episodi di violenza sta dimostrando sui tavoli la volontà di traguardare il percorso di riorganizzazione di ATAC, confronto che dovrà evitare che siano esecutive le disdette dell’integrativo di ATAC e dei relativi livelli retributivi per i quali da sempre diciamo che sono intoccabili. Invitiamo l’azienda e le Istituzioni a trattare i propri dipendenti per quello che sono: un valore”.