Cerveteri, uccisero benzinaio durante rapina a Cerenova nel 2011. Confermati in appello due ergastoli
Confermato in appello l’ergastolo per i responsabili che uccisero benzinaio a Cerenova durante una rapina nel comune di Cerveteri. Contini e De Angelis erano stati già condannati in primo grado, in quanto ritenuti responsabili materialmente dell’uccisione di Mario Cuomo. Per il terzo imputato, Amerigo Raschielli (considerato il basista, e assolto in primo grado), comminata una condanna a 3 anni di reclusione per ricettazione.
I fatti – Mario Cuomo fu ucciso il 9 agosto del 2011 durante un tentativo di rapina: due persone, con il volto coperto dal casco, esplosero diversi colpi d’arma da fuoco che raggiunsero l’uomo alla testa, morto poi poco dopo in ospedale; il fratello rimase ferito e ne porta ancora i segni che oggi lo costringono sulla sedia a rotelle. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Mario fu ucciso in seguito a una colluttazione, dopo essersi chinato per soccorrere il fratello Giancarlo, raggiunto da un proiettile alla spalla. Il tutto avvenne sotto gli occhi delle telecamere di videosorveglianza del distributore. L’unico a salvarsi dalla sparatoria fu il figlio della vittima, rifugiatosi nel retrobottega.
Contini, De Angelis e Raschielli furono arrestati un anno più tardi, grazie alla prova del Dna che li incastrò come responsabili del tentativo di rapina risoltosi in tragedia. Nell’ottobre del 2014 era stata confermato l’ergastolo per gli esegutori materiali della rapina, mentre il terzo, Raschielli, era stato assolto. In appello è stata confermata la pena in primo grado per Contini e De Angelis, mentre Raschielli è stato condannato per ricettazione.