L’azienda Car2Go ha rimodulato le zone della Capitale in cui è possibile il car-sharing: l’associazione Adoc ha chiesto il ripristino dell’area precedente
Gli utenti romani di Car2Go, celebre servizio di car-sharing, non hanno affatto digerito i cambiamenti imposti dalla società all’area di noleggio prevista per la Capitale. Dopo le polemiche di otto mesi fa per le corse addebitate e mai fatte, stavolta non è piaciuta la rimodulazione, visto che molte aree periferiche della città sono state eliminate. L’associazione dei consumatori Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) ha preso posizione in proposito. Ecco cosa ha comunicato in una nota il presidente Lamberto Santini:
Il taglio delle periferie da parte di Car2Go ha danneggiato gravemente i romani che in questi giorni non stanno mancando di sottolineare la loro disapprovazione verso la decisione dell’azienda tedesca di ridurre l’area di noleggio, escludendo molte aree periferiche precedentemente servite, come Torrevecchia, Tuscolana, Ardeatina. Una decisione che l’azienda imputa al limitato uso da parte degli utenti delle Smart nelle aree tagliate, ma che non trova riscontro nella realtà capitolina e che non comprendiamo: in questo modo migliaia di utenti sono rimasti tagliati fuori dall’utilizzo di un valido servizio alternativo al disastrato trasporto pubblico.
Santini ha poi aggiunto:
Il car sharing è un ottimo servizio per la città, utile in particolare nelle aree non servite o servite male dal trasporto pubblico, come le periferie romane. Non ha senso, a nostro avviso, limitare al Centro e alle zone limitrofe il servizio: non va incontro alle esigenze e alle richieste degli utenti, non riduce il traffico e gli ingorghi, non è più un’alternativa al trasporto pubblico. Invitiamo pertanto la società Car2Go a tornare sui suoi passi e a ripristinare l’originale area di noleggio nella Capitale, tornando ad essere un vero servizio di mobilità alternativa, in grado di soddisfare i bisogni dell’utenza.
25 Maggio 2016 @ 18:25
#car2go riceve una sanzione per un’infrazione da me commessa di €69,88 e mi addebita €77,47 + €20 per gestione pratica. E alla mia richiesta di spiegazioni sulla cifra addebitatami fa muro di gomma invocando questioni di privacy e accusandomi di ‘far perdere tempo’. A casa mia quando qualcuno si rifiuta di darti una risposta rapida e semplicissima accampando le scuse più variopinte vuol dire solo una cosa: coda di paglia.