Inceneritore Albano, Comitato Rifiuti Zero: Ama e Acea alleate di Cerroni?
“Tutta la nostra solidarietà agli amici di Albano sui quali torna ad incombere l’ombra dell’inceneritore di Cerroni: il Tribunale Amministrativo del Lazio ha infatti stabilito il 21 luglio scorso che l’inceneritore di Albano potrà essere costruito utilizzando mezzo miliardo di euro di soldi pubblici, CIP-6, che invece secondo l’UE dal 1° gennaio 2009 non possono essere più destinati, per legge, ad impianti di incenerimento dei rifiuti urbani“. Lo comunica in una nota il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino.
“È indispensabile, però, per sbloccare i finanziamenti e avviare i lavori, – prosegue la nota – il parere della Regione Lazio senza il quale il Ministero dello Sviluppo Economico non potrà dare il via libero al cantiere. Cosa diranno Zingaretti e Civita, da troppi mesi silenziosi sul futuro dei rifiuti del Lazio nonostante il can can con cui annunciavano, all’indomani della loro elezione, il nuovo piano rifiuti di cui da dicembre 2013 si sono definitivamente perse le tracce? Tanto rumore per nulla, il piano rifiuti ancora vigente è quello della Polverini e le scelte impiantistiche sembrano ancora inesorabilmente proiettate verso impianti rifiuti a recupero energetico (inceneritori e biogas). Sembra quasi che il silenzio della regione e di tanti altri amministratori serva a creare le giuste condizioni affinché possano essere realizzate scelte impiantistiche che vengono da lontano, progetti bloccati dalla protesta popolare, ma mai definitivamente accantonati: vale per l’inceneritore di Albano come anche per il biogas dell’AMA a Maccarese, impianto quest’ultimo bloccato dalla CdS della Provincia ma rispetto al quale siamo ancora in attesa del giudizio del TAR a cui AMA stessa si è appellata. Il fatto è che i rifiuti di Roma sono tanti, 1.800.000 t/anno, rifiuti prevalentemente indifferenziati e/o differenziati per finta…dove scaricarli dopo la chiusura di Malagrotta se non in territori della provincia già compromessi e occupati assicurando affari d’oro a chi per decenni ha iscritto sul proprio libro paga tanti amministratori capitolini e non solo? Quando qui lottavamo contro la costruzione dell’inceneritore a Pizzo del Prete, fortemente caldeggiato dalla giunta Polverini, abbiamo avuto anche il sostegno dell’allora candidato, oggi sindaco, Montino che però con estrema incoerenza mentre diceva no a Pizzo del Prete rivendicava la scelta della giunta Marrazzo circa la costruzione di un inceneritore ad Albano! Cosa dobbiamo pensare dei silenzi di Montino rispetto all’impianto di trasferenza AMA di viale dell’Olmazzeto a fianco al quale l’azienda municipalizzata vorrebbe costruire il megabiogas il cui progetto, come abbiamo detto, è in attesa del giudizio del TAR? Chi ha il potere in mano si prende tutto il tempo che vuole per portare a termine i propri piani, i progetti vengono passati di mano in mano ad ogni cambio di maggioranza sino a che, grazie a compiacenti innovazioni legislative e a sentenze favorevoli del TAR nonché, purtroppo, alla stanchezza e alla rassegnazione dei cittadini, non riescono ad imporsi. Non facciamoci prendere per stanchezza, la ragione è dalla nostra parte, di Albano, di Fiumicino, di Bracciano, di Cerveteri, di Colleferro, di Guidonia“.
24 Luglio 2015 @ 14:10
Non mi sembra che la notizia sia veramente “nuova”. Il Coema (Consorzio Ecologico Massimetta) è un consorzio formato dalla Pontina Ambiente srl, società del gruppo Colari, ACEA spa ed AMA spa. Che i tre siano “alleati” è noto ed evidente!