Come evitare la doppia multa quando a guidare è un’altra persona: una sentenza di un Giudice di Pace viene incontro agli automobilisti
Quando si riceve una multa per un’infrazione al Codice della Strada, si hanno 60 giorni a disposizione per comunicare i dati di chi guidava effettivamente il veicolo: in questo modo i punti della patente vengono tolti soltanto a chi ha commesso l’infrazione, altrimenti il proprietario del mezzo rischia una multa ancora più alta (due sanzioni invece che una soltanto). Che cosa succede però se non si ricorda a chi è stata prestata la macchina?
Questa situazione diventa ancora più problematica nel caso di una famiglia con una sola automobile che viene usata da più persone: la necessità di ricordare può diventare anche incostituzionale, visto che le famiglie con maggiori possibilità economiche e in cui ogni componente ha la propria vettura sarebbero indubbiamente avvantaggiate. In alcuni casi è stata ricevuta la doppia multa perché secondo le forze dell’ordine l’obbligo di ricordare spetta a ogni titolare di auto.
Una recente sentenza, però, è più incoraggiante. Secondo il Giudice di Pace di Messina, infatti, questo obbligo di ricordare non esiste se risulta difficile o impossibile. Nel caso di specie, è stata esaminata la situazione di un automobilista che prestava spesso la propria macchina ai familiari: non c’è alcuna colpa se non si può ricordare, un precedente di cui si dovrà tenere conto e che potrebbe salvare il portafoglio di molti cittadini.