Era il 1964 quando Mary Poppins, film-musical diretto da Robert Stevenson e prodotto da Walt Disney, fu presentato in anteprima mondiale al Graman’s Chinese Theatre di Holllywood. Le riprese del film avvennero tra maggio e settembre del 1963, mentre la post produzione e il resto dei lavori occuparono ben 11 mesi.
Il film, basato sulla serie di romanzi dedicati a Mary Poppins, si rifece principalmente al primo libro, anche se bisogna precisare che cambiò alcuni particolari, a partire dall’aspetto e dal carattere di Mary Poppins, che da severa, non particolarmente bella, autoritaria e rigida, si trasforma in una donna creativa, gentile, divertente e in più canta e balla. Inoltre, Walt Disney faticò non poco per ottenere i diritti e questo a causa della diffidenza della Travers, che non era ben disposta ad accettare che venisse trasportato al cinema il suo personaggio e che venissero attuati dei cambiamenti.
Il successo fu immediato e infatti il film ricevette ben 13 nomination agli Oscar, riuscendo a vincerne cinque: Miglior attrice protagonista per Julie Andrew, l’interprete della tata più conosciuta del cinema, Miglior montaggio, Miglior effetti speciali, Miglior colonna sonora e Miglior canzone. Nel 2013 il film è stato selezionato per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Usa.
Trama Mary Poppins – In casa Bank inizia a regnare la confusione quando la governante dei due bambini si licenzia. A quel punto il padre pubblica un annuncio sul Times per riportare l’ordine e tra le tanti aspiranti c’è lei, Mary Poppins, che scende dal cielo e si presenta alla porta dell’abitazione della famiglia con la lettera scritta dai due figli che, dispiaciuti per il comportamento tenuto, “creano” il profilo di quella che per loro è la tata perfetta. Ed è lei a porre le domande al signor Bank, al quale comunica di essere disposta a fare un periodo di prova di una settimana prima di decidere se restare o meno. In quell’arco di tempo capita ogni disavventura ai Bank e addirittura il padre viene licenziato, ma alla fine genitori e figli ritrovano la gioia e la serenità familiare e il signor Bank viene reintegrato a lavoro. A quel punto Mary Poppins, la stramba governante con cappello e ombrello, se ne va.