Trasferta da incubo per la Lazio di Pioli che ne prende ben 4 dal Chievo. La reazione tanto voluta dal mister sicuramente non c’è stata e adesso è allarme per la fase difensiva
La Lazio vuole dimenticare in fretta la delusione rimediata contro il Bayer Leverkusen nei preliminari di Champions League e vuole ripartire bene in campionato contro il Chievo. E nei primi minuti sembra esserci quella giusta cattiveria, tanto che i ragazzi di Pioli ci provano subito con Candreva, che trova l’opposizione di Bizzari, e poi all’8′ prima con Keita, che penetra nell’area avversaria, tira e trova la respinta del portiere, poi con Candreva che si avventa sul pallone ma spreca tutto e spara alto a porta spalancata. Passano 4′ e a trovare il gol del vantaggio è il Chievo con Meggiorini. L’attaccante tira del limite e, complice una deviazione della difesa laziale, sorprende Berisha e porta in vantaggio i padroni di casa. Ma i biancocelesti provano subito ad attaccare con Kishna, uno dei rinforzi estivi, che cerca Parolo in area di rigore. Il tiro del centrocampista però viene ribattuto dagli avversari. Poche le emozioni che seguono. Il Chievo non fa giocare la Lazio e non corre alcun pericolo e alla fine al 30′ raddoppia con Paloschi grazie a un tocco di classe di Meggiorini, che si avventa sul pallone che sta uscendo e lo rimette in gioco di tacco, servendo a porta scoperta il compagno. Non c’è reazione nella Lazio e al 45′ il Chievo dilaga con il 3-0 siglato su calcio di punizione da Birsa.
Al rientro Pioli opera subito due cambi e fa entrare Patric e Morrison per Lulic e Basta. La musica non cambia e al 50′ la Lazio si salva solo perché Paloschi, a tu per tu con Berisha, la spara alta. Gli ospiti si fanno rivedere in avanti al 55′: Patric crossa in area e trova Parolo, ma Bizzarri gli nega il gol del 3-1 con una bella parata. E Pioli opera l’ultimo cambio: dentro Felipe Anderson e fuori Candreva. Ma la squadra non c’è in campo, ha mollato molto prima, e subisce il gol del 4-0, annullato (ingiustamente) per fuorigioco. Ma non ci vuole molto prima che il Chievo segni davvero e a festeggiare è ancora una volta Paloschi, servito perfettamente da Birsa che taglia in due la difesa della Lazio con un’incursione centrale. Al 73? c’è il primo cambio di Maran, che mette in campo Cacciatore per Rigoni; nello stesso minuto viene ammonito Cataldi, e al 78′ Parolo colpisce la traversa su colpo di testa. Il secondo cambio del Chievo è Pepe per Birsa, segue poi quella di Meggiorini, che fa posto a Mpoku.
Lazio non all’altezza e incapace di mettere in atto una reazione anche solo per orgoglio. Il gol subito ha bloccato immediatamente la manovra e la difesa ha fatto acqua da tutte le parti. Non un solo giocatore ha potuto fare la differenza. E per la dirigenza il mercato è chiuso da molto tempo.