Buche, tombini e cadute: una sentenza della Corte di Cassazione ha accertato le responsabilità penali di chi è addetto alla manutenzione
Le cadute su strade dissestate, buche dell’asfalto e tombini non sono purtroppo rare: il risarcimento per i danni subiti è possibile, a patto di accertare le condizioni precarie, da oggi si potrà anche denunciare il dirigente del Comune che si occupa della manutenzione delle strade.
Ovviamente il comportamento del cittadino non dovrà avere influito sull’incidente. Si tratta di una recente sentenza della Corte di Cassazione che è intervenuta sull’argomento. Le responsabilità penali del Comune esistono dunque ed è giusto che ci siano nel caso di una pessima manutenzione dell’asfalto.
Quando le strade sono in condizioni precarie oppure vi sono buche o ancora tombini poco visibili, è necessario segnalare il tutto con un cartello stradale mobile: in alternativa sono validi i coni fluorescenti e le aree delimitate, in modo che il pedone si renda conto del pericolo che corre.
La sentenza ha sorpreso parecchio e ora si dovrà tenerne conto nei prossimi casi. La denuncia va comunque sfruttata con le dovute cautele e prima di addentrarsi in cause e ricorsi ci si dovrà affidare a professionisti del settore (in particolare per valutare quanto è grave l’infortunio subito).
