La presenza dei Casamonica a Porta a Porta ha suscitato non poche polemiche. Il sindaco Marino: “La partecipazione a una delle trasmissioni di punta del servizio pubblico Rai della famiglia Casamonica è grave. Oltre che paradossale”
E’ scoppiata la bufera a causa della scelta di Vespa di ospitare i Casamonica durante la messa in onda di Porta a Porta. Da subito sul web c’è chi ha contestato la scelta del presentatore di Rai 1 e poi anche diversi politici hanno espresso la propria opinione. C’è chi ha parlato di oltraggio, chi come Orfini ha parlato di un errore grave e chi come Grillo ha parlato di un “servizio pubblico paramafioso”. Le contestazione non sono mancate in giornata, ma la trasmissione gongola perché gli ascolti sono stati alti proprio grazie alla presenza della figlia e del nipote di Vittorio Casamonica,
Non potevano mancare le parole del sindaco Marino sulla questione:
“La partecipazione a una delle trasmissioni di punta del servizio pubblico Rai della famiglia Casamonica è grave. Oltre che paradossale. Ieri sera, infatti, più di un milione di spettatori hanno assistito sostanzialmente a un replay dei funerali spettacolari e mafiosi già finiti sui giornali. Se l’indecorosa messa in scena a piazza Don Bosco aveva trovato i responsabili dell’ordine pubblico impreparati e sorpresi, per un difetto di informazione, questa volta la ‘rappresentazione’ è stata studiata a tavolino. E dunque è senza scusanti“.
Poi ha preso parola anche Marco Causi, il vice sindaco di Roma:
“La Rai chieda scusa alla città: trovo davvero inaudito che il Servizio Pubblico, ospiti componenti della famiglia Casamonica per fare intrattenimento mascherato da informazione. Quella andata in scena ieri sera sulla prima rete Rai e’ la più clamorosa dimostrazione di ciò che dico da tempo: la mafia a Roma e’ da molti sottovalutata e c’e’ ancora chi la ritiene un fenomeno folkloristico. Che la tv pubblica dedichi una trasmissione mettendo sotto i riflettori queste famiglie conosciute per la loro storia giudiziaria e per i noti caratteri di criminalità organizzata, e si dimentichi invece delle giornaliste e giornalisti minacciati da quegli stessi personaggi per le loro inchieste su Ostia o degli amministratori locali che viaggiano sotto scorta, è sconcertante.
Mi auguro che qualcuno alla Rai abbia il buongusto di chiedere scusa alla citta’ di Roma, ai romani e a tutti i cittadini”.
