Roma, 6 settembre 2014 – Newsgo ha avuto il piacere di intervistare l’assessore alla Sanità e all’Istituzione per il Sociale, Paola Scatena, eletta nella lista “L’altra Fonte Nuova” in merito all’asilo nido di Fonte Nuova in Via Liguria e alle contestazioni che stanno precedendo la sua apertura prevista per il mese di ottobre.
Dobbiamo parlare dell’asilo comunale…
“Pronta“!
Assessore, perché è finita nell’occhio del ciclone?
“Abbiamo deciso di attivare una sezione sperimentale di 25 bambini della fascia di età compresa 24/36 mesi, nell’asilo nido comunale di Via Liguria a Santa Lucia. La cosa che viene maggiormente contestata dai nostri cittadini è l’importo delle rette. Faccio un po’ di chiarezza. Le rette, pur essendo di poco inferiori rispetto a quelle dei nidi privati presenti sul territorio, non hanno la capacità di essere proporzionali al reddito. Ed è questa la criticità, a mio avviso. Comunque, visto che alcuni asili Nido Comunali hanno rette che vanno dagli 80 euro ai 680, in funzione del reddito ISEE delle famiglie, si può asserire che, quelle stabilite per l’Asilo Nido di Fonte Nuova, rientrano in un intervallo medio, ma, ripeto, non diversificato in base alla posizione reddituale delle famiglie“.
Perché non è stato fatta questa diversificazione?
“Bisogna partire dal presupposto che questo è lo spazio di un asilo nido comunale che apre il servizio ai cittadini. In pratica, la gestione non è totalmente a carico dell’amministrazione comunale, questo intendo. Un asilo comunale a tutti gli effetti, infatti, avrebbe una rilevanza economica molto maggiore sul bilancio comunale“.
Invece qui è in concessione, possiamo dire così?
“In realtà è una compartecipazione, in quanto una gestione a completo carico del comune non sarebbe stata possibile, essenzialmente per due motivi: tempo e denaro. Il primo: la progettazione e la sua realizzazione avrebbe posticipato troppo a lungo i tempi di apertura dell’asilo. Il secondo: una struttura a regime come quella di Monterotondo, per esempio, pesa, nelle casse comunali, circa 400 mila euro. La nostra Amministrazione ha ereditato una situazione di bilancio molto critica che non permette investimenti di questa entità. Nonostante ciò, c’è la ferma intenzione del Sindaco Cannella e della sua giunta di aprire lo spazio dell’asilo comunale per promuovere risorse nel e del nostro territorio, ed è questo che mi piacerebbe comunicare ai cittadini. Utilizzando la meravigliosa struttura del nido in via Liguria a Santa Lucia si attiva una risorsa del nostro patrimonio, offrendo un servizio a quella parte della cittadinanza verso la quale abbiamo l’obbligo e il piacere di essere particolarmente attenti: l’infanzia. La struttura è ideata, progettata e realizzata per essere un nido e offre la possibilità di inserire i nostri piccoli in un contesto ideato in funzione delle loro necessità. Inoltre, il rischio di non utilizzare l’edificio, in tempi brevi, ci espone alla possibilità del suo logoramento imponendo, successivamente, ulteriori spese per la sua messa in opera. Per non parlare dell’esperienza di Mentana dove la struttura è stata occupata…Inoltre si promuovono risorse di tipo economico, poiché l’attivazione del servizio consentirà direttamente e indirettamente, la creazione di nuovi posti di lavoro. Sarà un importante servizio aggiuntivo per i cittadini, ne sono sicura. Nell’ottica del nostro mandato questo ci è sembrata la maniera migliore per promuovere, quindi, risorse“.
Torniamo alle questione rette però…
“La ringrazio perché tornando alla questione rette, che rimane uno dei discorsi centrali, ciò mi permette di comunicare un punto fondamentale della questione e un’informazione importante ai cittadini. Se è vero che le nostre rette non sono né minime, né parametrate al reddito, abbiamo comunque tentato di dare una risposta concreta e risolutiva. Abbiamo incrementato, infatti, l’impegno nei voucher di conciliazione. I voucher sono contributi che vengono erogati alle famiglie che li richiedono, per coprire buona parte delle spese dell’asilo nido e sono erogati proporzionalmente al reddito ISEE. In questo modo si restituisce un’opportunità anche alle fasce economicamente più deboli“.
Un’altra cosa che Le viene contestata è l’affidamento della gestione all’associazione “La lanterna di Diogene”, la stessa che si è occupata dei campi estivi.
“Si tratta di una cooperativa sociale che già opera nel nostro territorio e che ha partecipato alla chiamata per l’affidamento a cottimo fiduciario, così come previsto per legge. Noi avevamo già detto in consiglio comunale che avremmo attribuito il servizio relativo all’asilo comunale, ad una cooperativa sociale….“
Perché una cooperativa sociale?
“…perché nel suo statuto prevede di reinvestire i propri utili nel sociale. Questo, di fatto, è il primo dei motivi che ci orientano verso l’affidamento dei nostri servizi a cooperative sociali, piuttosto che ad imprese private. Essendo questa una gestione sperimentale per dieci mesi, l’importo dell’affidamento ci consentiva la procedura, più veloce, del cottimo fiduciario, nel pieno rispetto della legge decreto legislativo 163, articolo 125. Abbiamo invitato cooperative che già collaborano con il Comune e proceduto a gara per l’affidamento del servizio nel pieno rispetto della legge a cui ho fatto riferimento“.
Perché vi siete dati solo questi dieci mesi?
“Abbiamo preso il mandato ai fini di luglio e in così breve tempo non potevamo fare grandi cose per i motivi a cui ho già accennato. C’erano troppe verifiche da fare, in primis sul bilancio comunale che, al momento, non è stato ancora approvato. Non potevamo entrare a gamba tesa in questo senso. Così, però, abbiamo messo in movimento risorse che in altro modo ci sarebbe stato impossibile per il territorio“.
Naturalmente, dovrà aspettarsi la replica dei vari esponenti dell’opposizione, come Forza Italia e il Movimento 5 Stelle, lo sa?
“A tal proposito vorrei fare una piccola precisazione anche in relazione a ciò che è stato detto dal Movimento 5 Stelle. Che l’affidamento del servizio fosse attribuito attraverso la procedura del cottimo fiduciario era già stato stabilito e comunicato in sede di Consiglio Comunale. Nello stesso luogo avevo, altresì, dichiarato che ci sarebbe stata una manifestazione di interesse, ma questa non sarebbe stata un’alternativa alla prima ipotesi. Sono procedure complementari, non alternative“.
Come funziona?
“La manifestazione di interesse è una procedura, una “chiamata”, per la predisposizione di un elenco di operatori economici a cui fare riferimento che comunque si farà per la gestione definitiva. In realtà, in corso d’opera, si è visto che quella procedura, pur non modificando il tipo di affidamento comunicato in Consiglio Comunale, avrebbe rallentato le procedure per l’affidamento e, di conseguenza, l’apertura dell’asilo“.
Perché?
“Facciamo un esempio: se alla manifestazione d’interesse rispondono 30 cooperative, estrapolandone 5 in base a determinate caratteristiche, questo non impedisce alle 25 non ammesse di accedere agli atti e fare, eventualmente, ricorso. Il tutto comporta dei tempi più lunghi per l’affidamento che non ci avrebbero consentito di rispettare la data di apertura prevista. Il Sindaco ha ritenuto fondamentale, invece, rispettare i tempi di apertura del nido, così come reso noto ai cittadini“.
Vuole aggiungere qualcos’altro in merito alle contestazioni che Le sono state fatte, non so, magari alla vecchia manifestazione?
“Voglio dire a tutti i cittadini che sono sempre disponibile a qualsiasi chiarimento. Sono a completa disposizione. Chiunque è venuto a farmi domande non è mai andato via inascoltato”.
Grazie assessore.
“Grazie a lei”.
Asilo nido di Fonte Nuova, La replica del consigliere 5 Stelle Emanuela Muccigrosso - NewsGO | NewsGO
18 Settembre 2014 @ 12:07
[…] messa in funzionamento dello stesso e le eventuali critiche mosse alla persona dell’assessore Paola Scatena finita al centro della […]