Ricatti sui social network, attenzione alle amicizie “facili” del web

Ricatti sui social network? attenzione alle amicizie “facili” del web. Bei tempi quando le persone si incontravano, si conoscevano, stringevano rapporti d’amicizia , nascevano amori e collaborazioni di carattere professionale. Ci si guardava negli occhi e si sapeva con chi si aveva a che fare. Anno 2014, da anni ormai basta un click, se si pensa che la tecnologia abbia portato solo benessere, ci si sbaglia di grosso, il progresso ci ha esposti a pericolo nuovi di cui spesso non siamo neanche consapevoli. Lo schermo del pc non è uno scudo ma un portale verso il mondo, non è tutto da demonizzare ovviamente, ma come in ogni cosa serve prudenza e buon senso. Pertanto bisogna prestare attenzione a come ci comporta sui social network tenendo presente che la Cassazione ha regolamentato i reati sul web, sia per coloro che compiono, sia per colore che li subiscono.
La cronaca delle ultime settimane registra un notevole aumento di truffe ricatti ed estorsioni, attraverso il web.
Si tratta infatti di un fenomeno in crescita – I casi segnalati alla polizia postale aumentano di settimana in settimana; come in Trentino, dove solo nell’ultima settimana sono arrivate una ventina di segnalazioni. “Ma è un fenomeno tutt’altro che circoscritto – dice in proposito Renzo Ferrai, ispettore capo della Polizia postale del Trentino Alto Adige –e che riguarda l’Italia intera”.

COME FUNZIONA – Solitamente il primo contatto avviene su Skype, più raramente su Facebook. La ‘lei’ in questione è solitamente molto avvenente, contatta l’utente prescelto e inizia a chiacchierare. La richiesta quasi immediata è il contatto Facebook, e solitamente lo sventurato piazza in mano al ricattatore tutti i suoi possibili contatti. Spesso lei gli manda un video hard. Lui pensa sia la sua giornata fortunata e sta al gioco. A video risponde con video o qualche foto dello stesso tenore. E dall’altra parte tutto viene registrato. “E’ a questo punto – racconta sempre Renzo Ferrai – che scatta l’estorsione”. O paghi, 100-150 euro, o il tuo video sarà caricato su Youtube e condiviso con la fidanzata, parenti e amici.

LE VITTIME – Di solito Youtube elimina velocemente questo tipo di filmati, spontaneamente o dopo la richiesta della Polizia Postale. Ma la rete è piena di luoghi dove piazzare un filmato compromettente. Una truffa di piccolo cabotaggio “che gioca sui grandi numeri perché probabilmente i tentativi sono centinaia ogni giorno”, aggiunge Ferrai. Denunce ce ne sono poche, spesso si tratta di segnalazioni, di persone che si rivolgono alla Polizia per sapere come comportarsi. E qualcuno paga, il quindicenne come il sessantenne.

MAI DUE VOLTE – L’ispettore spiega anche che non si è mai verificato un caso in cui, dopo il pagamento, i truffatori tornassero alla carica con altre richieste. E’ un colpo da una botta e via. Anche se il timore rimane perché la copia di video e foto è sempre nelle loro mani.

COME DIFENDERSI – La procedura è lunga. Prima serve sporgere querela, poi l’avvio del procedimento penale, l’intervento del magistrato che richiede a Facebook i dati relativi al contatto e la decisione del social network. Tutto è possibile ma la trafila è lunga. E la truffa continua. La cosa migliore, quindi, è prestare massima attenzione alle richieste di amicizia “sospette”.

di Cristina Pace

12 ottobre 2014


6 COMMENTI

  1. Grazie Cristina, concordo pienamente, la truffa e il pericolo online stanno dilagando sempre piu`…quindi l`unica cosa da fare per tutelarsi é diffidare dagli sconosciuti!

  2. Articolo molto interessante e di pubblica utilità! Spesso si utilizzano questi Social credendo che i nostri interlocutori siano tutte persone perbene ed invece a volte non è così! Ben vengano quindi articoli come questi! Grazie Cristina e grazie a Newsgo per pubblicarli!

  3. ottima articolo e molto interresante!! in questo
    tempo qui doviamo stare attento con chi fidare
    speciallmente in social network!!
    grazie Cristina!! brava!

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