Dopo le caserme, che necessitano o hanno necessitato di bonifica, prosegue la nostra indagine sull’amianto killer. In questa terza puntata, nello specifico, parliamo di elicotteri, alcuni fra i mezzi in dotazione delle Forze Armate. Lo scorso febbraio, infatti, la Procura della Repubblica di Torino ha aperto un’indagine a carico dei vertici di Agusta – azienda costruttrice di elicotteri e convertiplani – per disastro colposo (fonte lazioquotidiano.it). Al centro delle indagini, almeno una dozzina di dirigenti che si sono alternati ai massimi vertici dell’azienda tra il 1990 e il 2013. A capo dell’inchiesta, il Dott. Raffaele Guariniello.
La denuncia dell’Ona Onlus – Fu proprio una denuncia da parte dell’Ona Onlus a far scattare e a convincere la procura di Torino nell’aprire un fascicolo in tale direzione nell’autunno 2013. A procedere con l’esposto, furono, nello specifico, gli elicotteristi iscritti all’Osservatorio Nazionale Amianto coordinati da Antonio Dal Cin. Nella fattispecie i primi controlli furono effettuati a Pratica di Mare, quando in seguito alla denuncia, il Comandante del Reparto Tecnico Logistico e Amministrativo Aereo competente diede il via a una serie di analisi, il 30 dicembre 2013, all’interno degli hangar e sui mezzi del I Gruppo Aereo.
“Visto l’esito delle analisi – scriveva il comandante – che hanno rilevato il superamento dei limiti previsti dalla legislazione italiana, lo stesso ha disposto, a titolo precauzionale, la cessazione di ogni attività lavorativa nei laboratori della Squadra Elettromeccanici di Bordo e Motoristi“.
Aviorimesse chiuse – Nel merito, ad allarmare i finanzieri del reparto capitolino iscritti all’Ona, contribuì il decesso del collega G.M. il quale era stato in servizio permanente per molti anni nel comparto della navigazione marittima in Veneto. Il timore di aver convissuto a stretto contatto con l’amianto killer e quello di aver pregiudicato la propria salute da parte degli associati, quindi, fece scattare la verifica da parte de colonnello Cortese, in accordo con la linea di comando della GdF. A seguito di questa indagine, infine, fu disposta la chiusura delle aviorimesse della base militare di Pratica di Mare.
Ezio Bonanni – I militari associati avevano già conferito il mandato all’avvocato Ezio Bonanni perché fosse riconosciuta loro una maggiorazione nei contributi causa la prolungata esposizione all’amianto, con diritto al prepensionamento. Le indagini della Procura della Repubblica, convinse poi gli stessi mandanti a procedere penalmente, conferendo un secondo mandato allo stesso Bonanni, costituendosi questi parte civile presso il Tribunale di Torino e in occasione di un possibile rinvio a giudizio degli indagati da parte di Raffaele Guariniello. Lo stesso Antonio Dal Cin, quale coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Amianto, il 20/02/2014 ha avanzato un ulteriore atto di querela in seguito alla sua prolungata esposizione all’amianto presso lo zuccherificio di Eridania di Bondeno (Fe), dove in passato ha prestato servizio di vigilanza in materia di imposte di fabbricazione insieme ad altri colleghi.
16 novembre 2014