Antisemitismo: la Procura di Roma ha chiesto 7 condanne nei confronti di altrettanti esponenti del movimento Militia, estrema destra, accusati di associazione per delinquere, violazione della legge Mancini e apologia del fascismo. Gli esponenti di Militia sono accusati di aver diffuso tra il 2008 e il 2011 idee fondate sull’odio etnico e razziale, prendendo di mira la comunità ebraica. Coinvolti Riccardo Pacifici, il presidente di Militia, e alcuni rappresentanti delle istituzioni, i quali hanno utilizzato striscioni, scritte murarie e manifesti in vari punti della capitale.
Queste sono le condanne per antisemitismo richieste dal pubblico ministero Luca Tescaroli per gli esponenti di Militia: 6 anni e mezzo per Stefano Schiavulli; 6 anni per Massimiliano De Simone; 5 anni e mezzo per Maurizio Boccacci; 5 anni per Giuseppe Pieristè; 3 anni e mezzo per Daniele Gambetti e Giovanni Ricotta Barbati; 3 anni e 2 mesi per Valerio Moda.
“La comunità ebraica di Roma“, scrive in una nota il portavoce Fabio Perugia, “ringrazia il pm Luca Tescaroli per il lavoro svolto nel processo contro gli esponenti di Militia, e ritiene le richieste di condanna idonee per personaggi di estrema destra che propagano odio e diffondono politiche razziste e antisemite che possono sfociare in violenze fisiche. È arrivato il momento di estirpare questo tumore dalla nostra società“.
12 dicembre 2014