“Siamo giunti al termine di giornate intense, in cui si sono discussi temi fondamentali con icone di pace, libertà e giustizia. Roma è veramente orgogliosa di aver ospitato un incontro che invia un messaggio di pace“. A dirlo il sindaco di Roma Ignazio Marino nell’aula Aula Giulio Cesare per il Summit dei Nobel per la Pace.
Diversi i temi contenuti nel documento conclusivo dei Premi Nobel per la Pace, sui quali la comunità internazionale deve intervenire. Nella dichiarazione conclusiva del vertice, letta da Leymah Gbowee, i premi Nobel, esprimendo “tristezza per non aver potuto svolgere il summit a Città del Capo perché il governo sudafricano non ha concesso il visto al Dalai lama“, chiedono che la comunità internazionale si sforzi “per fermare il conflitto in Ucraina che minaccia la stabilità in Europa e gli eventi pericolosi in Medio Oriente“.
Inoltre, serve l’impegno internazionale contro “il fanatismo in nome della religione, nessuna credenza religiosa deve essere usata per violare i diritti umani“.Poi la condanna “dell’uso indiscriminato di armi chimiche e nucleari” e la richiesta di maggiore attenzione per “il riscaldamento globale e le condizioni di sofferenza di rifugiati” e per la “violenza contro le donne“. Infine la denuncia dei “livelli di povertà inaccettabili nel mondo” e dei livelli “insostenibili di disoccupazione“.
14 dicembre 2014