Sfuggito all’arresto lo scorso 9 gennaio, anche il 47 enne latitante, Domenico Antonio Mollica, è stato è stato assicurato alla giustizia. Le manette sono scattate nell’ambito dell’operazione di polizia ‘Ndrangheta a Roma, soprannominata “Fiore Calabro”. Il nascondiglio del ricercato, ricavato nel sottotetto della sua abitazione, è stato scoperto dagli uomini del gruppo Radiomobile.
Mollica era il numero tre nella lista dei giudici colpito da ordinanza restrittiva con l’accusa di attestazione fittizia di beni aggravata dal metodo mafioso, commessi per favorire l’associazione mafiosa denominata appunto Fiore Calabro. L’uomo è stato scoperto dopo un’attenta analisi delle intercapedini, grazie all’aiuto dei vigili del fuoco. Da qui la scoperta del vano segreto in cui il latitante si nascondeva da 20 giorni. All’interno, un giaciglio e poco altro.
A destare la curiosità degli agenti, in particolare, la presenza di alcune prese d’arei esterne, che hanno convinto le forze dell’ordine ad abbattere il solaio. Al secondo colpo l’uomo ha capito di essere stato scoperto e di lì a poco si è calato giù. L’accesso al sottotetto era nascosto all’interno di un armadio a muro, il cui pannello superiore scorrevole ha rivelato l’esistenza di una botola dalla quale è uscito il ricercato, calandosi da una corda attaccata all’architrave del tetto: il locale incriminato, scaldato dalla canna fumaria, un vero e proprio bunker rappresenta una novità investigativa, sul territorio romano.
29 gennaio 2015
‘Ndrangheta a Roma, arrestato latitante. Si nascondeva in un bunker | ITMTelevision
29 Gennaio 2015 @ 09:52
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