Si è tenuta nella giornata di ieri la manifestazione rom e sinti in piazza Montecitorio contro il razzismo davanti alla Camera dei Deputati: “E’ ora di rispettare la Strategia Nazionale di Inclusione”, ha affermato in una noto l’associazione Nazione Rom
Il Comitato promotore della legge di iniziativa popolare “norme per la tutela e le pari opportunità per la minoranza storico-linguistica dei Rom e dei Sinti” ha organizzato ieri pomeriggio, 11 giugno, una manifestazione rom e sinti in piazza Montecitorio antirazzista. L’iniziativa ha visto l’adesione dell’Associazione Spartaco e dell’Associazione Cittadinanza e Minoranze.
La manifestazione rom e sinti in piazza Montecitorio è stata promossa per l’odio rimasto nei loro confronti, provocato da una campagna il cui simbolo principale è stato la ruspa. Simbolo che rappresenta la distruzione dei campi “nei quali sono costrette troppe delle nostre vite, sfruttate da chi lucra voti sulla paura del diverso e specula in modo ignobile su fragilità e povertà” . Secondo quanto ha spiegato la Nazione Rom.
Proseguendo: “È difficile dimenticare volti e parole dopo i tragici fatti di Roma e l’uccisione di Corazon. Parole di odio contro Rom e Sinti. C’è chi afferma che Rom e Sinti sono assassini da bruciare, uomini, donne e bambini da uccidere. Il crimine commesso da uno diventa il crimine commesso da un intero popolo. Rom e Sinti capro espiatorio di un paese in piena crisi umana, politica, economica, sociale“. Continuano a spiegare i rappresentanti dei rom: “Dopo la propaganda e la demagogia dei partiti la realtà racconta un altra storia: sopra la pelle dei Rom, Sinti e Caminanti una cupola di mafia e corruzione. Decine di milioni di euro ed affari sporchi. Denaro pubblico sperperato nelle mani di faccendieri senza scrupoli alimentando degrado, emarginazione e povertà.
I rom lanciano un appello alla Capitale: “A chi ci indica come “feccia della società”, a chi propone ed usa la ruspa, a chi ci sfrutta e specula con il business dell’assistenzialismo, a chi ci indica come socialmente pericolosi, diciamo che Rom e Sinti rappresentano un Popolo con una Storia, una Cultura, una Lingua. Un popolo da sempre presente in Italia ed Europa. Un Popolo in grado di elaborare proposte concrete per uscire dalla discriminazione, dall’isolamento, dalla povertà nella quali ci ha costretti la politica“.
Si legge nel loro appunto: “Per questo è necessario che a Rom e Sinti siano riconosciuti stessi diritti e doveri delle altre minoranze italiane. Per questo Rom e Sinti escono dal limbo della negazione rivendicando la propria identità. Gli uomini nascono eguali e debbano avere pari opportunità, stessi diritti, doveri, dignità“.
Concludono la loro nota informativa i rappresentanti Nazione Rom:
“E’ ora che lo Stato, il Governo, le Regioni ed i Comuni rispettino gli Accordi Quadro Strutturali sottoscritti dall’Italia nel Consiglio Europeo del 23 e 24 giugno 2011. E’ ora che ogni amministrazione Centrale e Locale rispetti la Strategia di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti varata nel febbraio 2012. Una Strategia che prevede la nascita di Tavoli di Inclusione a Roma, Napoli, Milano, Torino e Venezia ed in tutte le Regioni. Nei Tavoli, secondo “gli schemi di governance”, Rom, Sinti e Caminanti sono chiamati ad essere componente istituzionale, decidendo insieme ad Amministrazioni e Prefetture le politiche su casa, lavoro, scuola, salute ed sull’uso del denaro pubblico che l’Italia riceve da Unione Europea e BCE. Questa l’unica strada per sconfiggere il razzismo, la mafia e la corruzione restituendo dignità alla società civile Rom, Sinti e Caminanti ed alla propria legittima rappresentanza“. Terminando la loro spiegazione sulla natura della manifestazione rom e sinti in piazza Montecitorio di ieri.